Confcommercio Milano: ritorno in zona arancione allarme rosso per le imprese
Una perdita vicina ai 56 milioni di euro alla settimana per le 21 mila imprese della ristorazione
Una perdita vicina ai 56 milioni di euro alla settimana per le 21 mila imprese della ristorazione. E’ la stima dell’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con il ritorno, per le restrizioni Covid, nella zona arancione che prevede la chiusura dei pubblici esercizi (consentiti solo l’asporto e il delivery) e il divieto di uscire dal proprio Comune. Rispetto alla zona gialla i ricavi settimanali delle imprese (ristoranti, bar, gelaterie, mense, catering) scendono da 132,5 a 77 milioni con un calo del 42%.
“Il ritorno di Milano e dei nostri territori in zona arancione – afferma Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – seppur comprensibile per la sicurezza sanitaria, ha un costo molto pesante per le migliaia di imprese colpite da questo nuovo lockdown e impossibilitate a lavorare. Non c’è altra strada, per sostenerle, che quella di indennizzi rapidi rapportati alle perdite effettive. L’alternativa, altrimenti, è quella di chiudere definitivamente”.
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