La crisi Tecnomagnete di Lainate arriva in Regione Lombardia
Il consigliere regionale Silvia Scurati ha promosso e seguito il tavolo di confronto tenutosi oggi in Regione tra le parti sociali e l'azienda
«Regione Lombardia sta facendo la sua parte per tutelare i lavoratori a rischio dell’azienda Tecnomagnete di Lainate». È il commento di Silvia Scurati, consigliere regionale e capogruppo della Lega in IV Commissione (Attività Produttive, Istruzione, Formazione e Occupazione) di Regione Lombardia, che ha promosso l’audizione tra le parti sociali dell’azienda Tecnomagnete di Lainate tenutasi questa mattina, venerdì 19 febbraio. «Su mia richiesta, dopo numerose segnalazioni – spiega la consigliera regionale -, oggi si è svolta, come primo passo, un’audizione tra le parti sociali e l’azienda in IV Commissione Attività Produttive per fare proseguire il dialogo tra le parti coinvolte al fine di giungere ad una soluzione positiva”.
L’obiettivo per il Scurati è quello di tenere aperto il tavolo di confronto e tutelare i lavoratori e le famiglie. «La situazione è molto difficile e non sono mancati momenti di tensione in questa crisi, pur capendo la situazione, mi sento di condannare gli atti d’intimidazione che sono avvenuti con fermezza. Con altrettanta fermezza mi appello alle parti in causa per proseguire nel dialogo che sfoci in soluzioni concrete nell’interesse di tutti ma, in primo luogo, delle persone che lavorano e che devono essere tutelare – sottolinea Scurati – il nostro obiettivo primario come istituzione è quello di tutelare loro le loro famiglie. Su questo punto Regione Lombardia sta già intervenendo, attraverso l’Unità di Crisi aziendali della Giunta Regionale, tenendo monitorata la situazione per dare sostegno ai lavoratori che potrebbero scegliere l’incentivo all’esodo. L’Unità di Crisi si occuperà delle politiche attive e dei percorsi di ricollocazione».
I prossimi giorni saranno cruciali per il consigliere Scurati che si presterà anche nei prossimi giorni nel monitorare la situazione, a stretto contatto con l’Unità di Crisi di Regione Lombardia. «Come sempre, il mio compito è essere presente e a disposizione dei cittadini per aiutarli nella risoluzione dei problemi. Sono conscia del fatto che in questa crisi c’è un terzo attore: il Tribunale, l’azienda è in concordato preventivo. Il mio appello all’azienda è quella di andare incontro alle esigenze dei lavoratori che sarebbero disposti a sottoscrivere l’incentivo all’esodo e che giustamente vogliono certezze e velocità sui tempi per ottenere l’incentivo»
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