Reddito di cittadinanza, solo lo 0,5% delle persone è stato attivato dai Comuni
I percettori in Italia sono 1,3 milioni, ma solo seimila sono stati chiamati a svolgere lavori per la collettività. E ci sono Regioni dove nessun Comune è ancora riuscito ad avviare progetti
Si chiamano “Progetti utili alla comunità” (Puc), servono ad attivare chi prende il Reddito di Cittadinanza, ma sembrano complicati da attivare: solo una minima parte dei Comuni italiani è riuscita, ad oggi, a partire. E il risultato è che oggi solo 6.668 persone sono state “attivate” dai Comuni, su quasi 1,3 milioni di italiani che prendono il Reddito di Cittadinanza (poi c’è l’altro canale: trovare un lavoro privato con i Navigator)
Le difficoltà del sistema burocratico in carico ai Comuni le raccontavamo solo una settimana fa, analizzando nel dettaglio come sta andando nella zona tra Gallarate e Malpensa.
Il dato nazionale viene da una inchiesta del Messaggero, con fonti del Ministero del Lavoro. In Lombardia ad esempio le persone “riattivate” sono state 562, di cui 130 a Milano, impiegati per supporto alla misurazione della temperatura all’ingresso di scuole uffici pubblici. In Piemonte 140, in Veneto 204, in Emilia-Romagna 125. E se è vero che nelle aree più dinamiche dal punto di vista economico i numeri di percettori sono più basse, fa impressione scoprire che né in Valle d’Aosta né nelle province autonome di Trento e Bolzano c’è un solo progetto attivato.
Nel Lazio sono 889 le persone coinvolte nei Puc, la quasi totalità dei coinvolti nel Centro Italia (1.079). In Puglia si arriva a 1.311 persone convolte, in e a 1.286 (ma il Comune di Napoli deve ancora attivarsi).
Il Messaggero propone anche una analisi di massima: più facile l’attivazione dei progetti nelle realtà di provincia, che non nelle grandi città. Di certo le difficoltà sono diffuse, l’attivazione (complice anche la ripresa della pandemia in autunno) è diventata problematica nella fase operativa, quella che coinvolge i Comuni e il ruolo di coordinamento degli Ambiti Sociali, che riuniscono più Comuni di una area.
Puc e Reddito di Cittadinanza, come sta andando nel Varesotto e nell’Alto Milanese
Nell’analisi sull’area intorno a Malpensa, abbiamo esaminato i Comuni degli Ambiti di Gallarate e Somma Lombardo, dove ancora nessun percettore ha iniziato a prestare servizio. Alcuni Comuni hanno formalizzato i progetti, solo pochi Comuni (dell’ambito di Somma) sono nell’ultima fase preparatoria, quella delle visite mediche e dei corsi per la sicurezza, necessari per attivare le persone. Questa fase è importante, anche perché di per sé rappresenta un pezzo della funzione dei PUC, che non è solo quella di “far lavorare” chi prende il Reddito di Cittadinanza, ma anche di fornire elementi di formazione.
Reddito di cittadinanza, ecco i beneficiari comune per comune
A Busto Arsizio le persone attivate sono una trentina, per il progetto di sicurezza stradale davanti alle scuole, mentre gli altri progetti – che dovrebbero coinvolgere altrettante persone – sono fermi a causa della pandemia, che di certo non è un tema secondario. A Legnano i primi aderenti ai PUC erano stati attivati addirittura a metà novembre scorso.
Quando abbiamo analizzato la situazione nella zona di Malpensa, gli assessori e sindaci coinvolti hanno raccontato la complessità del sistema, anche tenendo conto della pandemia. Quello del RdC è un sistema da costruire da zero, che ha richiesto anche un impegno delle strutture comunali. Paradossalmente i Comuni avevano appena gestito il passaggio al REI, il “reddito di inclusione”che è stato introdotto nel dicembre 2017 ed è stato smantellato nel 2019, per passare appunto al Reddito di Cittadinanza. Due sistemi, prodotti da due governi diversi (centrosinistra prima, governo giallo-verde dopo). Ne arriverà un terzo?
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