Mario Principe (CGIL Ticino Olona): «2020 anno horribilis, ma la luce è in fondo al tunnel»
Per il segretario della Cgil Ticino Olona, sono numerosi i temi che si dovranno affrontare nel 2021 per superare la congiuntura sanitaria e lavorativa
Lavoro, occupazione giovanile, sanità e anche innovazione. Per il neo segretario della Cgil Ticino Olona Mario Principe sono numerosi i temi che si dovranno affrontare nel 2021 per riuscire a superare la profonda crisi causata dalla pandemia. Di certo, per dare ossigeno al tessuto socio economico del territorio, Milano dovrà iniziare ad interfacciarsi con i Comuni della Città metropolitana anche per sfruttare al meglio le risorse del recovery found.
«Il 2020 è stato un anno horribilis, l’emergenza Covid-19 ha aumentato la povertà tra le famiglie e diffuso un persistente sentimento di incertezza per il futuro ma tutto questo potrebbe rappresentare una opportunità di cambiamento – commenta il segretario generale della Cgil Ticino Olona -. Penso a tutti gli operatori sanitari, infermieri, medici, ai tanti lavoratori delle cosiddette attività essenziali. Sono loro che nella parte più delicata dell’emergenza e ancora oggi sono stati il simbolo di questa battaglia improvvisa. A loro deve andare il nostro ringraziamento per il loro coraggio e sacrificio, in un sistema sanitario, come quello Lombardo che ha mostrato tutta la sua fragilità». Per Principe le criticità emerse durante l’emergenza sanitaria sono delle «opportunità per cambiare rotta, serve investire nell’assistenza di prossimità, nella telemedicina, servono medici, infermieri, assistenti sociali, al servizio delle persone più fragili. Un servizio sanitario rafforzato con al centro una legge sulla non autosufficienza, a tutela della popolazione più esposta. Su questo tema è necessario un confronto continuo con le parti sociali che si sono dimostrate da subito disponibili a collaborare nella crisi».
Il Coronavirus ha colpito anche l’economia, le produzioni e le esportazioni. «A livello nazionale come CGIL, CISL e UIL stiamo chiedendo che le misure adottate per contenere la crisi come la cassa covid e il blocco dei licenziamenti, vengano prorogati oltre il 31 marzo e che si rinnovino gli aiuti alle imprese – afferma Principe -. Anche la pubblica amministrazione e il mondo della scuola necessitano di risorse per il rinnovo dei contratti e assumere personale per colmare l’insufficienza di organici. I servizi sociali, sanitari e i servizi per l’impiego quelli dell’istruzione della formazione devono essere messi in connessione in modo che possano migliorare la vita di anziani, non auto sufficienti, disabili, giovani».
Il recovery fund, per il segretario legnanese, è un’occasione importante che va sfruttata con una pianificazione seria e costruttiva: «Risorse ingenti dall’Europa, sospensione del patto di stabilità, garanzie della banca europea degli investimenti su sanità e occupazione, velocità di reazione da parte europea senza precedenti, stati autorizzati a fare debito per intervenire direttamente in economia. Tutto questo non riaccadrà, e non è gratuito. Le risorse dovranno essere investite con un ritorno certo, penso al Next Generation EU per sostenere investimenti e riforme tra le altre, occupazione giovanile e di qualità. Una parte delle risorse previste dal recovery fund verranno destinate alle città e le aree metropolitane, che devono trasformarsi e andare verso tematiche urgenti quali il lavoro di qualità, la casa, l’indigenza, i giovani e la terza età, la legalità e la sicurezza, l’immigrazione, l’integrazione e la convivenza ne sono degli esempi. Tutto questo si intreccia con le nostre istituzioni territoriali. È necessario per questo che la città di Milano lavori in stretta sinergia con i comuni della città metropolitana, un impegno che vada nella direzione di una area dei comuni della provincia, che sia parte integrante delle trasformazioni della città di Milano».
Il 2021 sarà caratterizzato dalla campagna vaccinale anti-covid quindi «finalmente si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel – commenta Principe -. Sarà fondamentale garantire una filiera della distribuzione dei vaccini certa, capillare e celere, senza creare ritardi, ineguaglianze, disparità ed ulteriori sofferenze. Noi faremo la nostra parte, vigileremo perché tutto questo accada, non faremo mancare la nostra voce e le nostre proposte».
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