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ARTIGIANI E COMMERCIANTI: NON CE LA FACCIAMO PIU!

Giornata della mobilitazione di Rete Impresa Italia che rappresenta le maggiori organizzazioni dell’artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo...

A Milano, Lodi, Monza Brianza (elaborazioni su dati della Camera di Commercio di Milano) nel 2012 ha chiuso nel settore del terziario un’impresa quasi ogni 20 minuti  e nel commercio al dettaglio il volume d’affari ha registrato una flessione del 5,6%. La cessazione del numero delle imprese si compensa con la nascita di nuova imprenditoria, ma sono gli stranieri a dare un forte contributo e l’apertura di nuove imprese costituisce anche una via alternativa per rispondere alla crisi e riallinearsi sul mercato del lavoro. Solo a Milano e provincia opera nel terziario il 73% del totale delle imprese (dato Camera di Commercio di Milano fine 2012) per 1.380.000 addetti con il commercio (ingrosso e dettaglio) che rappresenta il 34%. Dal 2007 al 2011 (elaborazione Ufficio studi Confcommercio su dati Istat) l’occupazione in generale a Milano e provincia è calata di 24.000 unità con il tasso di disoccupazione che è salito dal 3,8 al 5,8%.

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Mobilitazione commercio e artigianato gennaio 2013 4 di 9

In questo scenario si è svolto oggi, sul nostro territorio, per la prima volta, la Giornata  di Mobilitazione Nazionale di Rete Imprese Italia, il soggetto di rappresentanza unitario del mondo delle pmi promosso dalle cinque maggiori organizzazioni dell’artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo: Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti. Giornata aperta – nella sede di Confcommerciodi Legnano e zona con la diretta web streaming da Roma per l’intervento di Carlo Sangalli, presidente portavoce di Rete Imprese Italia e presidente Confcommercio: “Siamo qui per dirlo tutti insieme ed a gran voce: senza impresa, non c’è futuro; senza impresa non c’è salvezza dell’Italia!”.

Assieme a Paolo Ferrè di Confcommercio, Cesare Duca di Confesercenti, Gian Franco Sanavia presidente Confartigianato Altomilanese e Antonio Mele della Cna. Nutrita la platea di politici nazionali (i senatori Mantovani, Garavaglia e Moncao e il deputato Peluffo), regionali, provinciali e locali, tra cui numerosi sindaci guidati dal legnanese Alberto Centinaio.

Negli interventi dei parlamentari, alcune ricette per dare una svolta alla crisi con fatti concreti, come invocato da Rete Imprese Italia.

Garavaglia (Lega) ha indicato la strada di una riduzione del "perimetro"statale, non ritenendo possibile oppure sufficiente percorrere quelle in ambito pensionistico oppure di riduzione dell'evasione fiscale.

Mantovani (Pdl), il cui messaggio è stato bocciato da altri perchè troppo simile a un comizio elettorale, ha proposto tagli nelle tasse, nella spesa pubblica e nella burocrazia.

Monaco (PD) ha posto tre condizioni fondamentali nel rilancio del Paese: rigore, legalità e stabilità politica. Il senatore legnanese ha tuttavia fatto appello a lanciare promesse più sobrie "soprattutto perchè la politica non è cosi onnipotente".

Peluffo (PD) ha parlato di alleggerimento di tariffe, maggiore formazione professionale e miglior accesso al credito.

Non è mancata qualche provocazione, come quella, del consigliere comunale legnanese del  Movimento 5 Stelle, Daniele Berti: "Se proprio voi parlamentari vi riduceste lo stipendio della metà, avremmo già risolto gran parte dei nostri problemi!"

Accorato,appassionato, quasi commovente, invece, l'intervento del sindaco di Legnano, Alberto Centinaio. Riprendendo alcuni concetti epsressi sabato scorso nel consiglio comunale aperto sulla crisi della Franco Tosi, il primo cittadino legnanese ha ricordato alcuni "piste" di lavoro da seguire per valide opportunità di crescita, come il marketing territoriale; dare fiducia alle agenzie locali che si chiamano Euroimpresa, Euro.pa, Eurolavoro, Euroimmobiliare e Afol Ovest Milano; la valorizzazione delle eccellenze dell'Altomilanese; l'opportunità data da Malpensa e il futuro Expo 2015; risolvere il caos della banda larga. Ma soprattutto, ha concluso Centinaio: "Basta con i campanilismi tra sindaci di un colore e dell'altro. Il mio auspicio è sempre lo stesso, è quanto mai urgente mettere attorno a un Tavolo dell'Economia e del Lavoro tutte le risorse e le migliori energie per contribuire alla rinascita dell’Altomilanese".

marco tajé (galleria fotografica di Alessandra Faiella)

Redazione
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Pubblicato il 28 Gennaio 2013
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