Dopo esser stato arrestato per aver adescato una giovane conosciuta nel reparto di psichiatria, torna a perseguitare la sua ex convivente tanto da terrorizzarla. L'uomo violento è un 40enne già detenuto in carcere per avere approfittato dello stato di inferiorità psichica di una 25enne che aveva subdolamente avvicinato nel reparto psichiatria dell’ospedale di Busto Arsizio, dove svolgeva lavori di pulizia.  

Il 40enne, a fronte di reiterati atti persecutori ai danni della sua ex convivente, è stato nuovamente colpito da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio che ha recepito integralmente gli esiti dell’attività investigativa prodotta dai carabinieri e coordinata dal pm dott.ssa Rosaria Stagnaro. Indagini avviate a seguito della denuncia presentata, nella scorsa estate, dalla ex compagna 25enne.

Tutto è iniziato quando i carabinieri hanno allontanato la 25enne dal "bruto". Nel periodo di indagine e nel periodo di attesa del provvedimento cautelare, il 40enne ha deciso di tornare a perseguitare la sua ex convivente.

L'uomo si è ripetutamente presentato sul luogo di lavoro della donna e nel parco giochi dove la stessa portava i propri figli. Per assicurarsi di essere notato, sgommava a forte velocità con l'auto. Per ore rimaneva a fissare in silenzio la vittima. Infine, il 40enne ha contattato un conoscente della giovane informandolo di essersi procurato un fucile carico per sparare ai familiari della stessa.   

Solo i carabinieri sono riusciti a porre fine all'incubo: il 40enne è risultato già condannato per maltrattamenti. Circa tre anni fa  il violento aveva manifestato l’intenzione di dare fuoco alla sua ex. 

Adesso il 40enne si trova nella casa circondariale di Busto Arsizo a disposizione dell'autorità giudiziaria mandante.