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Arrestato docente di diritto alla Liuc

L'accusa è quella di corruzione con logiche di spartizione e scambi di favore

Tra i docenti arrestati oggi, 25 settembre, dalla Guardia di Finanza di Firenze, anche Giuseppe Zizzo, avvocato tributarista con studio a Milano in zona Conciliazione e professore ordinario di diritto tributario all'Università Liuc di Castellanza. 

L'accusa è quella di “sistematici accordi corruttivi tra professori di diritto tributario finalizzati a rilasciare le abilitazioni all'insegnamento secondo logiche di spartizione territoriale e di reciproci scambi di favori, con valutazioni non basate su criteri meritocratici bensì orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi”. L'indagine è partita dalla Procura di Firenze e ha dato avvio aduna vasta operazione di polizia giudiziaria in tutta Italia. In tutto, sono stati eseguiti 29 provvedimenti cautelari personali nei confronti di docenti universitari: 7 agli arresti domiciliari e 22 interdetti allo svolgimento delle funzioni di professore universitario e di quelle connesse ad ogni altro incarico assegnato in ambito accademico per un anno. Nei confronti di altri 7 docenti universitari il Giudice per le Indagini Preliminari di Firenze si è riservata la valutazione circa l’applicazione della misura interdittiva all’esito dell’interrogatorio degli stessi. 

«Attendiamo che la giustizia faccia il suo corso – ha commentato il rettore della Liuc, Federico Visconti, dopo aver appreso la notizia dell'arresto di Zizzo -, si ripone la massima fiducia nei magistrati». 

Il tutto è scaturito dal tentativo di alcuni professori universitari di indurre un ricercatore universitario, candidato al concorso per l’Abilitazione Scientifica Nazionale all’insegnamento nel settore del “diritto tributario”, a “ritirare” la propria domanda, allo scopo di favorire un terzo soggetto in possesso di un profilo curriculare notevolmente inferiore, promettendogli che si sarebbero adoperati con la competente Commissione giudicatrice per la sua abilitazione in una successiva tornata.

Le misure coercitive sono state disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze – Dott. Angelo Antonio Pezzuti – su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze diretta dal Procuratore Capo, Dott. Giuseppe Creazzo, a seguito di articolate investigazioni svolte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze coordinate dal Proc. Agg. Dott. Luca Turco e dal Sost. Proc. Dott. Paolo Barlucchi.

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Pubblicato il 25 Settembre 2017
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