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Dalla detenzione domiciliare alla gita in piscina

 Un 52enne di San Vittore Olona ha lasciato gli arresti domicilairi e si è fatto una bella nuotata - Di nuovo arrestato...

La detenzione domiciliare non è un permesso premio, è una modalità di espiazione della pena che consiste nel rimanere “detenuti” presso la propria abitazione. Un concetto chiaro anche ad una semplicistica indicazione quale quella precedentemente resa. Ancor di più se sancito in pagine e pagine di provvedimenti, di verbali di sottoposizione, di note relative ai controlli effettuati.

Eppure nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Cerro Maggiore si sono trovati dinanzi una situazione che ha del paradossale. Un 52enne di San Vittore Olona, a loro noto e che appunto stava scontando 11 mesi e più di reclusione, in regime di detenzione domiciliare, che in costume e ciabatte, asciugamano e zainetto in spalla, attraversava il Viale Toselli di Legnano in direzione di Via Roma. La pena era stata comminata per Resistenza a Pubblico ufficiale, detenzione di stupefacenti e danneggiamento

I militari lo hanno seguito per un po’ fino a quando egli si è accorto di avere l’auto dei militari alle spalle. A quel punto sono intervenuti. All’esito del controllo i Carabinieri hanno potuto accertare che l’istrionico detenuto aveva deciso di passare il pomeriggio alla Piscina Comunale di Legnano dove si era intrattenuto dalle 12 alle 16 circa a fare un po’ di “balneazione libera”. Dopo la misura alternativa alla detenzione in carcere, la versione alternativa alla gita al mare. Quando i Carabinieri hanno iniziato a muovere le prime contestazioni l’uomo si è giustificato indicando che fruiva di permessi giornalieri. Sì, permessi previsti, ma per andare a lavorare a Milano in un’agenzia assicurativa, non a Legnano in Piscina.

Il Costume ancora bagnato, il telo sulle spalle, lo zainetto giallo con la cuffia azzurra e, perché è onesto, lo scontrino del pagamento dell’ingresso ancora in tasca. Inequivocabile quanto sfacciato e irriguardoso il fatto che è stato punito con l’immediato arresto e il trattenimento nelle celle di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Agosto 2017
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