In bici evade gli arresti domiciliari a Busto Arsizio per raggiungere i "suoi colleghi" spacciatori nei boschi di Vanzaghello. A sorprendere il 43enne dell'Est Europa sono stati  i carabinieri della Stazione di Castano Primo intervenuti sabato 29 aprile. 

Il maresciallo e l’appuntato di pattuglia sono riusciti a bloccare il fuggitivo dopo un breve inseguimento. L’uomo, un 43enne ucraino, da approfonditi accertamenti, però, è risultato essere evaso dagli arresti domiciliari che scontava in Busto Arsizio in un’abitazione di via Siracusa, dove forse stava per fare rientro, perché condannato in passato per spaccio di stupefacenti. 

Tre chilometri di distanza “da casa” in bici non sono un problema, ciò che lascia pensare è la spavalderia del non curarsi delle conseguenze del mancato rispetto della misura cui era sottoposto.

L'uomo è detenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Legnano, in attesa del giudizio direttissimo al Tribunale di Busto Arsizio.

Un giovane di soli 17anni invece, è stato arrestato e condotto all'istituto penale di Milano. Residente a Busto Arsizio, era finito nei guai per maltrattamenti nei confronti della madre. Infatti, il 17enne si trovava “ai domiciliari” in una comunità sotto la propria giurisdizione. A seguito di alcune violazioni segnalate dai carabinieri della Stazione è stato destinatario della revoca del provvedimento. 

Così i carabinieri di Cuggiono hanno eseguito ordinanza di custodia cautelare nei confronti del giovanissimo, rispettando la notifica dell’inasprimento della pena e la traduzione all’istituto penale per minorenni “Beccaria” dove dovrà scontare la pena.