Anche un rhodense coinvolto nell'operazione "Rubens" che ha portato, a Milano, allo smantellamento di una banda di narcotrafficanti grazie all'esecuzione di 45 provvedimenti tra custodie cautelari in carcere e l'obbligo di firma. Le ordinanze di custodia cautelare sono solo l'atto finale di un'indagine iniziata nel novembre di tre anni fa e che ha portato alla scoperta dell'organizzazione criminale composta da italiani e sudamericani attiva nell'importazione e nella vendita di droga a Milano.

La cocaina che arrivava dal Perù, viaggiando su voli di linea, veniva occultata tra le cuciture di alcune borse mentre quella proveniente dall'Olanda veniva contrassegnata con dei loghi riportanti le diverse annate. Gli indagati, inoltre, esportavano della marijuana dall'Albania portandola in Olanda, dove ricevevano diverse partite di cocaina da importare in Italia. Qui gli italiani si occupavano del traffico di droga in diversi Comuni del Nord di Milano come Assago, Cormano, Novate Milanese e Rho e di altre località delle province di Bergamo e Novara mentre i sudamericani avevano focalizzato la loro attenzione a Milano, nelle zone di via Padova, Villa San Giovanni e viale Monza. Tra essi, come riportato dal quotidiano La Repubblica di oggi, anche Gaetano Esposito, un 60enne rhodense.

31 dei 45 arrestati si trovano già in carcere, 8 di loro hanno ricevuto il fermo mentre i restanti 6 sono costretti all'obbligo di dimora congiunto alla presentazione della polizia giudiziaria o solamente anche quest'ultimo provvedimento. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano hanno anche sequestrato tre automobili, un motociclo, un'abitazione e cinque rapporti bancari che si aggiungono ai 33 chili di cocaina, ai 580 chili di marijuana, ai 6 chili di hashish e ai 22mila euro in contanti già sequestrati dall'inizio delle indagini.