In poche ore, nella serata di Ferragosto, tre casi di violenza ai danni di donne.

Un primo intervento dei Carabinieri del Comando di Busto Arsizio è avvenuto a conclusione di una attività di accertamento: i militari hanno denunciato per atti persecutori (stalking) un 50enne, italiano, residente a Novara, celibe, operaio e pregiudicato; l’uomo, negli ultimi due anni, aveva perseguitatp l’ex compagna 45enne, nubile, imprenditrice, che, sfinita dalla durata di tali persecuzioni, come pedinamenti, appostamenti, sia a casa che sul luogo di lavoro, sms e mail, ha presentato denuncia nei primi giorni di agosto ai militari.

Poche ore i primi i militari hanno denunciato un altro cittadino italiano, 60enne, di Busto Arsizio, celibe, operaio, consurato, anch’egli responsabile di reiterate condotte persecutorie (stalking), durate da maggio a luglio 2016, nei confronti della ex compagna, molto piu’ giovane di lui. La 35enne, che per l’ennesima volta ha trovato l’uomo ad attenderlo nelle vicinanze della propria abitazione, ha raccontato, nella successiva denuncia presentata in caserma, del crescendo degli episodi persecutori dei mesi appena trascorsi.

Nel corso della stessa serata è stato denunciato un cittadino albanese, 40enne, residente a Busto Arsizio, coniugato, disoccupato e pregiudicato, nei confronti del quale sono stati raccolti evidenti indizi di colpevolezza riferibili a maltrattanti effettuati anche alla presenza di figli minori, nei confronti della moglie convivente. La 35enne,  anch’essa albanese, subiva questi maltrattamenti dall'inizio del loro matrimonio e della successiva permanenza in italia, iniziata nel 2010.

Tutte le donne vittime di questi reati, oltre a trovare adeguata attenzione e vicinanza da parte dei militari dell’arma, che si sono sacrificati, anche in termini di orario ed impegno nonostante la giornata festiva, sono state “indirizzate” alle strutture antiviolenza operanti nel territorio.