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Finto carabiniere tenta di raggirare anziana

La donna però non si è lasciata sorprendere e ha chiamato le vere forze dell'Ordine...

"Buongiorno, siamo i carabinieri, suo figlio e sua nuora sono stati arrestati in seguito ad un incidente. Contatti l'avvocato per pagare 3mila euro per la loro liberazione". Questo il contenuto della telefonata che ha raggiunto un'anziana signora, classe 1927, residente a Rescaldina. Chi si è spacciato per carabiniere voleva mettere in atto una truffa, con l'obiettivo di "intascarsi" l'ingente somma di denaro, ma nonostante l'età, la donna non si è fatta cogliere impreparata e si è rivolta alle Forze dell'Ordine, quelle vere, denunciando il fatto. 

L'anziana ha evitato di contattare il presunto avvocato che l'avrebbe raggiunta a casa per rubarle la somma stabilita o gli oggetti in cambio della finta liberazione della coppia. Grazie alle notizie emesse dai mass media circa le possibili truffe, l'88enne è così riuscita a fare fallire il piano messo in atto dai truffatori. 

«Questo – fa sapere la Compagnia dei carabinieri di Legnano – è solo l’ultimo di una serie di truffe e tentate truffe che i malintenzionati stanno attuando per colpire le fasce più deboli».

In questo senso i Carabinieri della Compagnia di Legnano stanno programmando – nei vari comuni di giurisdizione e con la collaborazione di Comuni e parrocchie – una serie di conferenze mirate ad informare la popolazione più esposta a questo tipo di raggiri – gli anziani – e quali sono le contromisure da attuarsi.

A riguardo, inoltre, è stato preparato un vademecum dal Comando Provinciale Carabinieri di Milano da divulgare sugli organi di stampa.

Di seguito le regole d’oro per evitare le truffe, sottolineando sempre che – nel dubbio – meglio comporre il 112 e richiedere l’intervento di un’auto dei Carabinieri sul posto per verificare la situazione dubbia. Anche la Polizia di Stato ha di recente ha di recente presentato 12 consigli per prevenire le truffe agli anziani. 

Vademecum per la prevenzione di truffe agli anziani da parte di sedicenti Carabinieri

Quando ti trovi in casa:

–     se non sei sicuro dell’identità di coloro che si presentano quali appartenenti alle Forze di polizia, contatta il numero unico di emergenza 112 o la Stazione Carabinieri più vicina;

–     non aprire agli sconosciuti. Tutte le aziende (luce, gas, telefonia, ASL) preannunciano il loro arrivo tramite avvisi condominiali. In assenza di appuntamenti non aprire a nessun incaricato. Quando rientri a casa stai attento che nessuno ti segua, chiudi la porta e non lasciare la chiave nella serratura;

–     non far entrare in casa persone che dicono di essere state mandate dall’amministratore, dal vicino, da un parente, dalla banca per problemi di varia natura (infiltrazioni, controllo banconote, ecc…);

–     durante gli interventi manutentivi (idraulico, elettricista) fai in modo che ci sia una persona di fiducia che ti aiuti;

–     non mandare i bambini ad aprire la porta;

–     se utilizzi internet, diffida di chiunque ti chieda le tue credenziali e informazioni personali (ad es. per sbloccare il bancomat, per verificare se abbiano impropriamente utilizzato il tuo conto corrente, ecc…). Non comunicare mai i tuoi dati bancari.

 

I truffatori:

–     possono essere uomini o donne, anche anziani;

–     se operano in borghese, generalmente vestono in maniera elegante. Se indossano delle finte divise, presentano incompletezze e contraffazioni facilmente individuabili. In entrambi i casi, possono esibire finti tesserini di riconoscimento e portare guanti;

–     di norma, usano modi gentili ma decisi, tendono ad essere fini parlatori, si mostrano colti ed esperti nei campi di loro interesse e, spesso, cercano di disorientare la vittima con fiumi di parole;

–     potrebbero conoscere il vostro nome e cognome o fingono, con frasi semplici e brevi, di conoscere figli, mariti, mogli o altri parenti;

–     possono operare da soli, ma più spesso con uno o più complici per dividersi i compiti. Chi interviene per offrire “aiuto” alla  vittima può essere infatti un loro complice.

Ricorda che:

–     le Forze dell’ordine operano di norma in coppia, in divisa e in vetture di servizio, mentre agiscono in borghese soltanto in determinate zone e per specifiche operazioni;

–     i Carabinieri e la Polizia di Stato possono svolgere servizio di vigilanza e prevenzione anche a piedi, come nel caso dei “poliziotti o dei carabinieri di quartiere”. Prima di decidere se aprire o meno la porta di casa a chi si presenta come rappresentante delle Forze dell’ordine, è opportuno:

·      capire bene il motivo della visita;

·      controllare con cura il tesserino di riconoscimento;

·      osservare, per quanto possibile, i particolari della divisa e degli accessori (i Carabinieri non si presentano mai con felpe o pettorine, come successo in recenti casi di truffe, ma indossano sempre la classica uniforme, in perfetto stile militare);

–     eventuali malintenzionati potrebbero utilizzare alcune scuse per entrare all’interno dell’abitazione, ad esempio per:

·      controllare che l’appartamento non sia stato visitato dai ladri, come successo in case vicine;

·      ricercare eventuali ladri che si aggirino nelle vicinanze o perché visti entrare nell’androne;

·      verificare le banconote tenute in casa o prelevate in banca.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Ottobre 2015
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