Primi passi per la biblioteca diffusa a Legnano, si parte da Canazza e Mazzafame
Legnano punta ad aprire le prime due sedi della "biblioteca diffusa" in Canazza e a Mazzafame e "candida" il progetto ad un bando della Fondazione Cariplo
Primi passi verso la creazione di una “biblioteca diffusa” a Legnano, che in campagna elettorale era stato uno dei cavalli di battaglia del sindaco Lorenzo Radice: la giunta ha infatti approvato un progetto che prevede l’apertura delle prime due sedi distaccate della “casa dei libri” in Canazza e a Mazzafame e per realizzarlo intende “candidarsi” al bando “Per il libro e la lettura” promosso dalla Fondazione Cariplo, che stanzia risorse per proposte finalizzate all’ampliamento della base sociale della lettura. Il costo totale previsto da Palazzo Malinverni è di 65mila euro, e in comune sperano di ottenerne 48.750 grazie al bando.
L’obiettivo dell’amministrazione è quello di potenziare i centri civici che già esistono in città e quelli che verranno attivati con i servizi bibliotecari per i cittadini, che in questi punti potranno ritirare e riconsegnare i libri presi in prestito e avere a disposizione spazi per la consultazione dei testi, per lo studio e per lo smart working. L’idea in soldoni è quella di creare una serie di succursali della biblioteca di via Cavour nei diversi quartieri di Legnano, in continuità con altre iniziative artistiche e culturali che nei piani della giunta avranno come cornice sempre i centri civici, immaginati anche come centri di attività co-progettate tra il comune e le associazioni e, dove possibile, di strutture sportive e altri servizi, oltre che naturalmente come punti di aggregazione.
La speranza è quella di riuscire in questo modo, anche grazie al lavoro in rete con librerie, associazioni e realtà di quartiere, a dare nuova linfa alla biblioteca che dal 2015 ad oggi ha visto calare lentamente ma costantemente sia il numero degli utenti, sia quello dei prestiti, passando dai 71.674 prestiti e 4.472 iscritti attivi del 2015 ai 65.029 prestiti e 3.982 iscritti attivi del 2019. Per farlo, l’amministrazione ha deciso di «puntare su due spazi che si propongono di intercettare fasce di utenza che non fanno parte dell’utenza abituale delle biblioteche e alle quali, quindi, bisogna rivolgersi non con un’offerta di servizi informativi e di lettura di tipo tradizionale, bensì da un’offerta che intenda rispondere a interessi e curiosità legate agli eventi della vita quotidiana».
Per la Canazza, che conta 13.394 residenti, la scelta è ricaduta sulla ex Accorsi, già al centro del progetto “Integration Machine” nel cui ambito è stata interamente riqualificata, con la fine dei lavori prevista per giugno 2021. Nella struttura dove una volta sorgeva la RSA, oltre agli spazi per l’housing sociale e l’ospitalità a basso costo, 2mila metri quadri saranno destinati a servizi comuni e 450 a sale per conferenze ed eventi e ci sarà posto anche per la biblioteca di quartiere. Lì Palazzo Malinverni punta ad offrire, oltre ai servizi bibliotecari di base, aule studio e postazioni per lo smart working per almeno 100 persone in circa 180 metri quadri, mettendo altri 360 metri quadri circa a disposizione di corsi e attività di laboratorio in comune con l’intero stabile. Si punta anche su un orario esteso per i servizi dalle 9 alle 20 o almeno dalle 10 alle 19 da lunedì a domenica, garantendo l’apertura delle aule studio anche fino alle 23.
Per Mazzafame, invece, dove i residenti sono 16.293, si punta sul locale che già fa da infopoint per la Polizia Locale, di fronte al centro “Il Salice”. Qui gli spazi sono più ridotti, si parla di 30 metri quadri, e ci saranno solo i servizi di base e l’emeroteca, con apertura su due fasce orarie: al mattino prevalentemente per le scuole del quartiere dalle 10 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 14.30 alle 18 o alle 19. Tutte le sedi della biblioteca di Legnano saranno comunque attrezzate con box esterni per la restituzione dei libri, e l’apertura delle nuove sedi andrà di pari passo con un piano straordinario di acquisto di libri che metterà a disposizione titoli “freschi” ai cittadini.
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