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La difesa di Fratus: “Processate scelte politiche”

Nella requisitoria, chiesta l'assoluzione per l'ex sindaco LA DIFESA LAZZARINI: "NO GARA, NO PARTY..." IL COMUNE CHIEDE I DANNI E LA CONDANNA DEGLI IMPUTATI

«Scelte politiche che si trasformano in procedimenti amministrativi». Così Maira Cacucci, legale di Gianbattista Fratus, ha definito nella sua arringa i fatti contestati all'ex sindaco, al suo vice Maurizio Cozzi e all'ex assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini nell'ambito del processo che li vede imputati a vario titolo per turbativa di gara.

«Quello che è importante capire – ha spiegato Cacucci – è quanto la scelta e la discrezionalità politica possano entrare nei processi. Le condotte contestate sono decisioni politiche che si trasformano in procedimenti amministrativi: tutto ciò che va dall'idea alla decisione politica non dovrebbe entrare in un processo in tribunale». 

[pubblicita]«Nel corso delle indagini i fatti non apparivano così come appaiono oggi – ha aggiunto Cacucci, che nella giunta di Fratus è stata assessore al commercio ed alla Polizia Locale –. L'ascolto delle intercettazioni telefoniche fuori contesto poteva lasciar intendere anche dell'altro. Il fatto che dal punto di vista etico le parole – perchè alle parole non sono seguiti i fatti – degli imputati non siano condivisibili, ci può stare. É brutto sentir dire "Uno che se gli diciamo che deve fare A, faccia A", ma la frase va inserita nel contesto: quando si sta dando una rapida comunicazione al telefono non si pesano le parole, ma non è detto che quello che si sta dicendo corrisponda esattamente a ciò che è. Ogni telefonata, il suo contenuto, gli interlocutori, vanno contestualizzati. Dicendo "Uno che se gli diciamo che deve fare A, faccia A" si intende qualcuno che rispetti la direttiva politica. Alla base di tutto c'è l'intenzione di portare avanti il programma votato dai cittadini».

Ampio spazio nell'arringa della difesa di Fratus ha avuto anche il "capitolo" relativo all'accusa di corruzione elettorale mossa al segretario provinciale del Ticino della Lega. «Se passa il concetto che qualsiasi accordo preelettorale è corruzione, tutta Italia dovrebbe essere arrestata – sono state le parole di Cacucci –. La corruzione elettorale vuole andare a colpire un accordo, una promessa, e la dazione in cambio dell'accordo o della promessa. Peccato che non risulti alcun accordo tra Fratus e Guidi: non c'è la benchè minima prova che i due si siano visti, figuriamoci dell'accordo». Nè varrebbe a dimostrare l'accordo, per la difesa dell'ex sindaco, la telefona tra l'allora coordinatrice di Forza Italia e Letterio Munafò, rispetto alla quale per la difesa è «lampante che Lazzarini si sta giustificando con i suoi raccontando una "bufala"».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Marzo 2020
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