Cava Solter, Città Metropolitana contro i Comuni
L'ex provincia si costituisce in giudizio nei ricorsi presentati per cercare di bloccare l'ipotesi discarica nel parco del Roccolo
C'è un nuovo sviluppo nella vicenda sulla discarica nel parco del Roccolo e la cava Solter. E a comunicarlo, amareggiati, sono i sindaci dei due comuni interessati, Susanna Biondi (Busto Garolfo) e Pierluca Oldani (Casorezzo): la Città Metropolitana di Milano (la ex provincia) ha deciso di costituirsi in giudizio nei ricorsi al TAR delle due amministrazioni e del Parco per cercare di bloccare l'ipotesi discarica.
«Città Metropolitana, con tre decreti del sindaco Giuseppe Sala, decide in questi giorni di cosituirsi in giudizio, cioè di difendersi, nel ricorso al TAR promosso dal Plis del Roccolo e dai Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo, per l'annullamento della "Approvazione del progetto di Gestione Produttiva per L'ATEg11" – spiegano Biondi e Oldani – ma soprattutto, del tutto inaspettatamente, sceglie di costituirsi in giudizio anche riguardo ai ricorsi per l'annullamento della "Autorizzazione Integrata Ambientale" presentati, a fine 2017, oltre che dal PLIS del Roccolo e dai Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo, anche dagli agricoltori del Parco del Roccolo, da Legambiente e, ad adiuvandum, dai Comuni delle zone omogenee dell'Alto Milanese, del Magentino Abbiatense e da Regione Lombardia. Così, in modo del tutto incomprensibile e ingiustificabile, il Sindaco metropolitano Sala viene meno all'impegno preso pubblicamente di non difendersi in giudizio nei ricorsi promossi contro l'A.I.A. emessa da Città Metropolitana».
[pubblicita] Nonostante questo sviluppo inaspetatto, i due sindaci non demordono nella lotta all'ipotesi discarica. «L'ecosostenibiltà e i progetti green devono riguardare l'intero territorio metropolitano e non solo una parte di esso – affermano a una sola voce Biondi e Oldani – Non è ammissibie che mentre si progetta giustamente il recupero ambientale di alcune zone deturpate nei decenni scorsi si consenta lo sfregio di un luogo ove il territorio con lungimiranza, anni fa, aveva progettato, e in parte già realizzato, il suo recupero “green” dando vita al Parco del Roccolo e sottoscrivendo una convenzione che prevedeva un vero recupero ambientale. Noi comunque andiamo avanti decisi a difendere il nostro territorio».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.