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Fommei e Roveda testi al Processo Fratus: «Ostinelli inadeguata»

Ancora una volta è stata Amga a finire sotto i riflettori del processo "Piazza Pulita" - Nella prossima udienza il 10 gennaio al banco ci saranno gli imputati

Ancora una volta è Amga a finire sotto i riflettori del processo "Piazza Pulita" che vede come imputati l'ex sindaco Fratus e gli ex assessori Cozzi e Lazzarini. Nell'udienza pre-natalizia tenutasi lunedì 16 dicembre, nel Tribunale a Busto Arsizio, l'accusa ha chiamato i suoi ultimi due testi.

[pubblicita]        Dall'interrogatorio del pm Nadia Calcaterra è emersa una "invasione di campo" della ex amministrazione comunale a guida Fratus nella gestione della partecipata di cui il Comune di Legnano è il socio di maggioranza, esercitata in particolare attraverso l'ex presidente del Cda, Catry Ostinelli, figura definita dall'ex membro del Consiglio di Amministrazione, espressione di Legnano, Massimiliano Roveda inadeguata, e incompetente. Il teste ha citato «alcuni affidamenti diretti», effettuati da Ostinelli, «senza che venisse sentito il Cda e dimenticanze, come quella del ricorso della Forsu in un ordine del giorno, che potevano mettere a rischio la società».

Proprio una presidente così "vicina" all'allora amministrazione avrebbe potuto, secondo il Pm, favorire la  manipolazione del bando per la selezione del nuovo direttore generale di Amga, che sempre secondo l'accusa sarebbe stato pilotato dai tre imputati. Roveda, in particolare, ha consegnato un prospetto con le mail riguardanti la discussione sulle modifiche del bando e ha posto l'attenzione sul ritardo dei tempi di pubblicazione dello stesso dovuta sostanzialmente all'aggiunta  di «due righe riguardanti la leadership». Sia Roveda che l'ex membro del Cda Angelo Magnoni (interrogato al mattino) hanno dichiarato di non avere mai sentito come candidato Nicolini (ritenuto dall'accusa il candidato di "fiducia" degli imputati), figura esclusa inizialmente e poi reintegrata – a insaputa di Roveda – tra i candidati selezionati da un'agenzia esterna su richiesta di Amga. 

In aula anche l'ex direttore generale di Amga Fommei, tra i testi più attesi dell'accusa. L'ex direttore di Amga ha dichiarato di aver accusato fin dall'insediamento del nuovo Cda comportamenti pregiudiziali da parte dell'ex presidente Ostinelli al punto da essere «estromesso dai lavori del Consiglio di amministrazione». Anche se poi fu la stessa Ostinelli a chiedere a Fommei di redarre la prima "famosa" bozza del bando per la nomina del nuovo direttore di Amga, del cui sviluppo non si è poi più occupato. Secondo l'ex direttore, Ostinelli  teneva troppo in considerazione il parere dell'allora amministrazione, definita da Fommei il «cerchio magico che è vietato scalfire», facendo perdere autonomia alla società stessa.

La difesa è tornata a parlare del dossier anonimo su Amga che avrebbe fatto "arrabbiare" Fommei (al quale erano rivolte alccune accuse nella gestione della partecipata, poi non riscontrate dalla Procura) tanto da mettere i bastoni tra le ruote anche alla stessa Ostinelli: «La impantano regolarmente, faccio il burocrate ministeriale», ha detto Fommei in una intercettazione telefonica con l'ex presidente di Amga Giroldi, fatta sentire su richiesta del legale di Lazzarini Enrico De Castiglione, anche per evidenziare una eccessiva disponibiità di Fommei a confidarsi con l'ex presidente, dopo le sue dimissioni. Un comportamento ostativo nei confronti di Ostinelli, secondo la difesa, giustificato dal teste, che non veniva coinvolto nelle decisioni, come un richiamo alle regole che Ostinelli non avrebbe seguito.

Incalzato, Fommei ha quindi definito «inopportuna» la nomina fiduciaria nel Cda di Ala di Martina Guidi (figlia di Luciano Guidi, candidato sindaco accusato di avere ceduto i suoi voti a Fratus in cambio del posto per la figlia), soprattutto perchè il mandato di Miriam Arduini, costretta ad ottobre a chiedere le dimissioni per lasciare il posto a Guidi, sarebbe scaduto a fine anno, «mi sembrò una richiesta poco garbata».

A fine udienza gli avvocati della difesa hanno chiesto al giudice la revoca delle misure cautelari per l'ex sindaco Fratus e gli ex assessori Cozzi e Lazzarini. Il dibattimento tornerà in aula venerdì 10 gennaio e al banco questa volta ci saranno gli imputati, anche se è ancora in forse la deposizione di Fratus. Saranno poi sentiti i testimoni delle difese.

(valeria arini e gea somazzi)

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Dicembre 2019
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