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Truffa “internazionale”, il colpevole è un 25enne francese

Imbroglio immobiliare da 70mila euro ai danni di un un facoltoso imprenditore svizzero

In un albergo di lusso truffa un facoltoso imprenditore svizzero e gli ruba 70mila euro. È stato identificato dai carabinieri della Stazione di Busto Arsizio il giovane di 25 anni, autore di una truffa immobiliare dai risvolti “internazionali” a Busto Arsizio. 

[pubblicita]  Tutto è iniziato a settembre, quando l'imprenditore elvetico ha denunciato di essere stato truffato da un “anonimo” intermediario immobiliare durante le trattative per la compravendita di uno chalet in Svizzera

LA TRUFFA – L’appuntamento era stato fissato a Busto Arsizio, all’esterno di una banca, probabilmente per rendere più credibile la vicenda. La trattativa, però, si spostava nella hall di un albergo di lusso poco distante per definire alcuni dettagli. In una sala riservata il mediatore ha chiesto al facoltoso venditore 70 mila euro quale provvigione per stipula del compromesso per la vendita dello “chalet”. Per convincere l’uomo alla consegna l’intermediario ha offerto quale cauzione una borsa piena di denaro, suddivisa in banconote di piccolo taglio. L’anziano venditore, pertanto, ha consegnato la somma pattuita prendendo in consegna la borsa con il denaro, rimanendo in attesa della firma del compromesso che sarebbe stato firmato dopo alcune manciate di minuti in una diversa location dell’hotel.  Così il finto mediatore è riuscito a scappare con i 70 mila euro, lasciando il venditore con una borsa piena di soldi palesemente falsi, addirittura con la scritta evidente fac-simil.

INDAGINI – Grazie ad una complessa attività di analisi dei sistemi di videosorveglianza sia comunali che dei luoghi degli incontri, l’albergo e l’istituto di credito, i carabinieri sono riusciti ad identificare l’autore della clamorosa truffa; dapprima grazie ad un parziale della targa del veicolo in uso al malfattore (un grosso Suv preso a noleggio in zona Malpensa). E successivamente mediante il riconoscimento da parte del venditore “truffato”.

IL TRUFFATORE – Il 25enne di nazionalità francese ma appartenente a famiglie di origine “sinti", proprio grazie alla naturale parlata francese ed alla particolare eleganza degli abiti indossati è riuscito a commettere la truffa senza insospettire l’imprenditore svizzero.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Novembre 2019
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