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In carcere lo stalker della pallavolista Alessia Orro

Il 53enne che per mesi ha perseguitato la giocatrice Unet E-Work Busto Arsizio è stato arrestato dalla Polizia di Stato di via Foscolo

È in carcere lo stalker che per mesi ha perseguitato la pallavolista Alessia Orro, la 21enne regista della Unet E-Work Busto Arsizio e impegnata anche nella Nazionale italiana. L'uomo, un 53enne residente a Novara, è stato fermato dalla Polizia di Stato di via Foscolo che ha dato in esecuzione all'ordinanza emessa dal gip Nicoletta Guerrero su richiesta del pubblico ministero Flavia Salvatore. L’uomo è stato arrestato all’arrivo in aeroporto, proveniente da Olbia, dove aveva seguito l’oggetto del suo morboso desiderio, in occasione dell’incontro amichevole disputato tra la UYBA e la squadra locale. Per Alessia l'incubo è finalmente terminato. 

[pubblicita] Tutto è iniziato lo scorso mese di gennaio quando il 53enne ha iniziato a inviare messaggi sui profili social dell’atleta. La giovane sportiva, prima infastidita e poi spaventata lo ha “bloccato”, ma lo stalker ha continuato a perseguitarla, cambiando numerosi profili e inviando cuori, dichiarazioni d’amore, ma anche oscenità e minacce. 

Il 53enne probabilmente irritato per il silenzio della vittima, ha iniziato a seguire la sportiva, anche in occasione delle trasferte, addirittura prendendo alloggio nello stesso albergo che ospitava la squadra. Si presentava davanti all’allibita ragazza offrendole mazzi di fiori e inviti a cena finalizzati ad incontri sessuali. Infine, l'uomo ossessionato ha acquistato un abbonamento VIP (che consente l’accesso anche ad aree riservate e che permette momenti di incontro con le giocatrici) ed ha assistito a tutti gli allenamenti della squadra, cercando, anche, in varie occasioni, di avvicinare la giocatrice. 

Con il supporto della squadra e della società, Alessia ha presentato denuncia al Commissariato: i suoi timori sono stati ritenuti fondati anche dagli investigatori che, effettuando accertamenti sul novarese, hanno scoperto che il 53enne aveva già compiuto atti persecutori nei confronti di due donne ed era stato arrestato in quanto trovato in possesso di due coltelli. 

«Senza entrare nei particolari della vicenda, che non interessano il nostro mondo sportivo, possiamo però finalmente dire che l'incubo di Alessia, a cui la società e le compagne sono sempre state vicino, è finito commenta Giuseppe Pirola, presidente UYBA Volley -. Sono molto sollevato e felice che che questa triste vicenda si sia risolta in maniera positiva. Abbiamo vissuto le ultime settimane sempre in allerta, ma facendo quadrato attorno ad Alessia, trasmettendole il più possibile un senso di protezione e di sicurezza. Sentiamo spesso parlare di episodi di stalking, ma viverli sulla propria pelle è decisamente diverso: dico grazie allo staff della nostra società, che si è prodigato per mettere la ragazza sempre nelle migliori condizioni per continuare a svolgere il suo lavoro, alla Polizia di Stato e in particolare al Commissariato di Busto Arsizio, che è intervenuto tempestivamente. Dico grazie soprattutto ad Alessia per la sua forza e il suo coraggio. La pallavolo e lo sport sono portatrici di messaggi positivi, mi auguro dunque di non dover più parlare in futuro di episodi così avvilenti».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Settembre 2019
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