«Siamo anche noi perplessi su questa chiusura, ma se i tecnici ci dicono che questa è l'unica soluzione per permettere lo svolgimento dei lavori in sicurezza per gli operai, ne prendiamo atto». A parlare è Roberto Colombo, sindaco di Canegrate, il Comune dove ha sede il depuratore che da oggi (lunedì 23) chiuderà per dieci giorni, sversando i liquami direttamente nell'Olona.

[pubblicita] Così come i sindaci di Parabiago e Nerviano, Raffaele Cucchi e Massimo Cozzi, che hanno incontrato il gestore dell'impianto Cap Holding per chiedere soluzioni alternative, anche il primo cittadino canegratese avrebbe preferito soluzioni differenti, come quelle proposte dai colleghi: svolgere gli interventi in una stagione più piovosa e diluire l'acqua. Ma al sindaco parabiaghese chiede di interessarsi maggiormente di quello che fa Cap: «Cucchi, al posto di fare comunicati, facendo parte del gruppo di controllo del lavoro di Cap (di cui io non faccio parte), si interessi di più di quello che Cap fa».

«La scelta di Cap è stata concordata con Ats ed Arpa – continua Colombo -. Come sindaco non posso fare nulla per bloccare i lavori, non ci resta che sperare che piova, in modo che la portata del fiume cresca. Ad ogni modo Cap è stata un po' carente dal punto di vista della comunicazione verso gli enti comunali coinvolti».

Il timore è che gli sversamenti di liquami – 24mila mc al giorno – arrecchino danni all'ambiente nel periodo di fermo dellimpianto. 

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In copertina: l'Olona questa mattina (lunedì 23) all'altezza dell'oasi di San Lorenzo di Parabiago