Melvin Jones, fondatore dei Lions,  diceva che "da soli non si va da nessuna parte" ed in ossequio a questo sano principio i Lions del Legnano Carroccio e del Parabiago Giuseppe Maggiolini si sono incontrati ieri sera presso il Ristorante Lo Chalet nel Parco per una cena dedicata alla raccolta fondi a favore dell'acquisto della Chiesetta di Santa Maria in Braida a Cuggiono.

Dopo i saluti dei Presidenti Giovanni Gritti del Legnano Carroccio ed Italo Pavanini del Parabiago Giuseppe Maggiolini, la serata, magistralmente condotta del Cerimoniere Michele Ferè,  si è snodata fra i saluti alle personalità intervenute quali il Past Governatore Danilo Franesco Guerini Rocco, il presidente dell'Eco Istituto Oreste Magni e molti altri ospiti ed Officer del Distretto 108Ib1, e la presentazione del libro "Correre cambia la vita" scritto e illustrato dal Lion Daniele Barbone hanno dato un valore aggiunto a tutta la serata.  

E' poi intervenuto il presidente dell'Eco Istituto che ha illustrato con dovizia di particolari la storia della chiesetta di Cuggiono evidenziando l'aspetto culturale che questo monumento ha assunto da una decina d'anni a questa parte e quindi la sua riviviscenza sotto il profilo sociale. 

"La proposta della costituzione di un centro di documentazione sull'emigrazione dall'Alto milanese era stata lanciata a chiusura del convegno tenutosi a Cuggiono il 19-20 luglio del 2003. 

[pubblicita]    Gli anonimi protagonisti della nostra storia-Gli emigranti italiani nel nuovo mondo, il caso dell'Alto Milanese"organizzato dall'Ecoistituto della Valle del Ticino, dalla fondazione Primo Candiani di Robecchetto con Induno, dall'Italian Club di St. Louis e dall'Immigration History Research Center dell'Università del Minnesota, aveva visto la partecipazione di eminenti storici sia Italiani che Americani,

Questo convegno andava a riaprire in modo autorevole un capitolo a lungo dimenticato della storia Lombarda: la consistente migrazione degli abitanti della nostra regione verso le Americhe alla quale l'Alto milanese e in particolare il mandamento di Cuggiono aveva dato uno dei contributi più significativi.

La proposta dell'istituzione del Centro di documentazione sull’emigrazione  voleva contribuire a riparare questa "dimenticanza" cercando di riempire almeno parzialmente un vuoto determinato dalla pressoché totale mancanza di luoghi di studio e conservazione della memoria e di approfondimento storico del fenomeno migratorio in Lombardia. 

Un centro di questo tipo necessitava ovviamente di un luogo idoneo allo scopo da qui l'idea di riutilizzare una chiesa dismessa recuperando un luogo storico ad una nuova funzione pubblica.

L' incuria dell'uomo e l'azione del tempo giorno dopo giorno consumano inesorabilmente opere pregevoli. Non sempre le comunità hanno la sensibilità o in mezzi per intervenire. 

Luoghi una volta pieni di vita, riferimenti del paesaggio e luoghi un tempo di incontro delle comunità sono stati progressivamente abbandonati, nell'uso prima ed in seguito nella memoria dei cittadini. 

La chiesa di S. Maria in Braida a Cuggiono, dove si è istituito il centro, é uno di questi luoghi. Da decenni inutilizzata sembra scomparsa dalla memoria di buona parte degli stessi abitanti che nel percorrere via S. Rocco, la via principale del paese, difficilmente si accorgono dell'esistenza di questa chiesa settecentesca.

Con l'istituzione del centro di documentazione l'Ecoistituto ha riportato a vivere questo luogo ed ora il fallimento della cooperativa proprietaria del fabbricato riapre la problematica iniziale: questa sera raccogliamo fondi per partecipare all'acquisto della Chiesetta."