Riapertura in vista per il bar della stazione di Castellanza: nei giorni scorsi il sindaco Mirella Cerini ha contattato i funzionari di Ferrovie Nord per riportare le segnalazioni e le lamentele registrate negli ultimi tempi in seguito alla chiusura del bar e al venir meno del servizio di biglietteria non automatica e dell’utilizzo dei servizi igienici, e la società ha manifestato la disponibilità a definire in tempi brevi il rapporto contrattuale con il vecchio gestore e ad individuare un nuovo soggetto per la conduzione del bar.

Ferrovie Nord, peraltro, sta già ricevendo contatti da parte di realtà commerciali e cooperative interessate e l’impegno è quello di riaprire l’attività in tempi brevi. «Ringrazio Ferroviare Nord per la sensibilità dimostrata – commenta il sindaco – e mi auguro si possa presto tornare a fornire i servizi di biglietteria e anche il semplice utilizzo dei bagni, ma è pur vero che è importante garantire la sostenibilità di tale attività, semplicemente consumando al bar!»

«Ricordiamo che la competenza, a differenza di quanto molti pensino, rispetto alla gestione degli spazi della stazione è in capo a FN e non al Comune – spiegano dall'amministrazione –. Il Comune, d’altro canto, già da tempo si è attivato per chiudere il parcheggio e la scala di accesso durante le ore notturne prevedendo un servizio di guardiania e sta organizzando il servizio di pulizia prevedendo ulteriori passaggi settimanali. É importante fruire e utilizzare gli spazi e per questo chiediamo la collaborazione dei pendolari perché solo grazie al presidio naturale, dato dalla frequentazione degli utilizzatori, è possibile garantire la maggior sicurezza dei luoghi».

Anche per quanto riguarda la problematica parcheggi, Ferrovie Nord ha garantito che sta effettuando valutazioni per creare un’area destinata a nuovi parcheggi in prossimità della stazione. Sempre nell’ottica di riportare alla frequentazione e fruizione degli spazi,l’amministrazione ricorda che «le realtà associative o cooperative del territorio possono manifestare il proprio interesse per l’utilizzo, in eventuale comodato d’uso, dei locali che attualmente non sono utilizzati».