Quella che sembrava una speranza va sempre più a definirsi come una concreta possibilità. Cerro Maggiore potrebbe davvero non rivedere l'apertura della ex discarica al polo Baraggia.

Dopo il primo parere ostativo di Città Metropolitana, a cui sono seguite le controdeduzioni di Ecoceresc (ex Simec), proprio oggi, giovedì 14, i Comuni di Cerro Maggiore e Rescaldina hanno presentato alla ex provincia ulteriori argomentazioni a sostegno del no. Tutto si gioca, principalmente, sul "fattore di pressione" ambientale. E le due amministrazioni si stanno preparando a dare battaglia legale per impedire una discarica bis. «Ora Città Metropolitana dovrà dare il parere definitivo – spiega il consigliere cerrese delegato alla discarica Alessandro Provini -. Siamo 'ragionevolmente' convinti che il parere ricalchi il precedente diniego».

L'intera questione del polo Baraggia e della sua riqualificazione, inoltre, è stata discussa oggi a Roma. L'onorevole Carlo Fidanza (Fratelli d'Italia) ha portato la vicenda sui banchi della Commissione ambiente al Ministero e ha chiesto impegno concreto. Il Ministero ha risposto: «L'ultimo progetto di riqualificazione presentato nel 2018 dalla Ecoceresc srl (Ex Simec) non potrà avere esecuzione tenuto conto che il 14 gennaio 2019 il Comune di Cerro Maggiore ha evidenziato alcune criticità sulla fattibilità di tale intervento ed il successivo 21 gennaio la Città Metropolitana di Milano ha comunicato preavviso di rigetto dell'istanza di autorizzazione integrata ambientale per la realizzazione e gestione dell'impianto. in ragione del superamento del criterio localizzativo "fattore di pressione". Ad ogni modo, sia la Regione Lombardia che il Comune di Cerro Maggiore si sono detti pronti a trovare una soluzione alternativa che consenta la completa riqulificazione ambientale del "Polo Baraggia"».