Una denuncia per "getto pericolo di cose" nei confronti dell'amministratore e «di chiunque risulti essersi reso responsabile delle emissioni moleste» e la richiesta di sequestro preventivo dell'impianto di depurazione: così Franco Brumana, a nome degli "Amici dell'Olona", è passato dalle parole ai fatti nei confronti di Ecosis, azienda contro i quali i difensori del fiume avevano puntato il dito fin dalla ricezione del verbale redatto da Arpa a seguito dell'ispezione del 6 settembre finalizzata ad accertare la causa dei miasmi registrati in alcune zone di Castellanza, Olgiate Olona e Marnate in prossimità del fiume Olona.

E se al primo "J'accuse" degli Amici dell'Olona il sindaco di Castellanza Mirella Cerini aveva precisato che erano state individuate irregolarità rispetto allo stato manutentivo, ma che per le emissioni non emergeva affatto che Ecosis fosse l'unica e sola causa, la querela presentata martedì 29 ottobre alla Stazione dei Carabinieri di Castellanza da Brumana ribadisce che «la relazione dell'Arpa ha individuato nell'impianto di depurazione della Ecosis la causa dell'emanazione degli odori. Potrebbero sussistere altre cause, ma sicuramente per le considerazioni svolte sulla localizzazione degli odori si trova presso la Ecosis». 

Non solo: «Dalla relazione di Arpa – continua la denuncia – risulta che nel sopralluogo del 6 settembre ed a seguito delle contestazioni delle irregolarità dell'impianto di depurazione "non si è riscontrata la necessaria sensibilità del gestore", che non risulta comprendere le molestie arrecate nè la necessità di adottare le misure necessarie per evitarle. Arpa specifica che non sono prevedibili miglioramenti "vista la scarsa propensione all'accoglimento degli stessi evidenziati a proposito dei precedenti controlli". Infatti, le emissioni sono proseguite nella totale indifferenza del gestore rispetto alle contestazioni di Arpa ed alle conseguenti sanzioni»..