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Tumore al seno, «prevenire significa cambiare alimentazione»

Sala piena a Villa Pomini - La dott.ssa Patrizia Pasanisi ha spiegato i fattori di rischio del tumore, ma anche cosa può aiutare a diminuire la possibilità di ammalarsi

Sala piena a Villa Pomini per il primo incontro di "Ama il tuo seno". La dott.ssa Patrizia Pasanisi, medico nutrizionista da anni all'Istituto del Tumori di MIlano, ha spiegato molto bene alle donne i motivi per cui può insorgere un tumore e quali sono i fattori di rischio, ma anche quelli che possono aiutare a diminuire la possibilità di ammalarsi.

«Noi modifichiamo il modo di mangiare delle persone per fare prevenzione» ha esordito la dott.ssa, facendo fin da subito capire che l'importante per chi è ammalato, per chi è geneticamente predisposto alla malattia, ma in generale per tutti, seguire una dieta mediterranea.

«Sull'alimentazione si dice di tutto e il contrario di tutto – ha spiegato la dott.ssa Pasanisi -. Quando una cellula si trasforma non è detto che si formi un tumore. Secondo alcune recenti ricerche, si può dire che buona parte dei tumori sono attribuibili al fumo, ma anche al sovrappeso e all'abuso d'alcool. Noi infatti attraverso l'alimentazione possiamo introdurre sostanze cancerogene come gli insaccati, le carni cotte a temperature alte, carni ricche di ferro altamente ossidante come quelle rosse».

É l'alimentazione nel suo complesso che può favorire o meno lo sviluppo e la progressione della malattia tumorale. Fattori di rischio possono essere lo stile di vita sedentario che segue una dieta occidentale, l'obesità associata al cattivo metbolismo, il consumo d'alcool. «L'obesità non è tutta uguale – ha sottolineato la dott.ssa -: la circonferenza vita che supera gli 85 cm è un fattore della sindrome metabolica, così come la glicemia a riposo sopra i 50 e l'ipertensione. La sindrome metabolica diventa piu frequente in menopausa. Sulla sindrome metabolica si puo agire assumendo per esempio, nella propria alimentazione, omega 3, acidi grassi monosaturi, quindi l'olio extravergine di olvia che è alla base della dieta mediterranea. Importante poi fare attività fisica: bastano anche 30 minuti di camminata al giorno».

Tra i consigli della dottoressa, per evitare di aumentare i rischi di ammalarsi di tumore, quelli di «consumare abbondantemente cereali integrali, legumi, verdura e frutta. Al contrario bisognerebbe limitare il consumo di bevande zuccherate, cibi ricchi di sale, cibi ipercalorici, carni rosse e conservate, mentre se si è abituati a bere alcool, andrebbe moderato perlomeno il consumo. Per quanto riguarda la farina, sarebbe meglio usare quella non raffinata, mentre le carni, sia conservate sia rosse, non devono superare i 500 grammi a settimana e, di questi, la minima parte deve essere di carni rosse conservate». Sul sale, invece, la dott.ssa Pasanisi ha ricordato ai presenti che «in Italia la maggior fonte di sale viene dal pane».

Questo era solo il primo incontro dell'iniziativa "Ama il tuo seno"; giovedì 25 ottobre, sempre alle 21, sarà affrontato invece l'aspetto legato ai controlli e alle cure personalizzate.

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Pubblicato il 05 Ottobre 2018
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