Treni, Olgiati: «Serve una soluzione più condivisa possibile»
Alcuni esponenti del M5S hanno incontrato il Comitato pendolari Gallarate-Milano per discutere lo stato della direttrice ferroviara Rho-Gallarate

I pendolari chiamano, il Movimento 5 Stelle risponde. A qualche settimana di distanza dal grido di allarme del Comitato pendolari Gallarate-Milano e dei pendolari Arona-Domodossola-Milano – che avevano scritto a sindaci, consiglieri regionali, assessore alla partita del Pirellone e governatore lombardo, deputati, senatori e perfino il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli – nei giorni scorsi il M5S ha incontrato il Comitato pendolari di "casa nostra" per discutere lo stato della direttrice ferroviaria Rho-Gallarate.
Al tavolo con i pendolari il deputato legnanese Riccardo Olgiati, la collega Guia Termini che a Montecitorio siede anche in commissione trasporti, e i consiglieri regionali Massimo De Rosa, Simone Verni e Nicola Di Marco, membri della commissione territorio e infrastrutture del Pirellone, della quale De Rosa è anche segretario nell'ufficio di presidenza.
Scopo dell'incontro, individuare «una soluzione il più condivisa possibile per risolvere un problema che ormai i pendolari del Quadrante Nord-Ovest di Milano hanno tutto il diritto di vedere risolto – spiega Riccardo Olgiati –, perché hanno sopportato abbastanza». E proprio per questo quella di sabato non rimarrà un'iniziativa isolata, ma sarà seguita da altri due momenti di confronto: prima con il comitato Rho-Parabiago, da sempre contrario al progetto del 3°/4° binario sulla linea Rho-Gallarate, poi con le istituzioni che insistono sulla tratta.
«Questo percorso – sottolinea il deputato legnanese – ha lo scopo di portare a conoscenza della problematica i nostri portavoce nazionali e regionali che lavorano proprio nella commissione di riferimento, in modo che quando saranno chiamati in causa conoscano i termini della questione. Inoltre, servirà a fargli capire che ci sono varie campane da ascoltare, ognuno con le proprie ragioni e con le quali bisogna necessariamente fare i conti».
«Partiamo da sensibilità molto differenti nel territorio e la sfida sarà quella di riuscire a trovare la giusta sintesi, che porti ai benefici di cui i pendolari necessitano e contemporaneamente non scontenti chi invece si oppone al progetto con motivazioni che hanno portato ai ricorsi e all'annullamento del progetto originario – continua Olgiati –. Abbiamo una grande fortuna: ci confrontiamo con comitati che sono estremamente tecnici e preparati, non sono i comitati che molto spesso ci si trova di fronte che si rifiutano di cercare soluzioni e si limitano al NO a prescindere. Infatti, essendo tutti di buon senso, c'è consapevolezza sul fatto che, al netto del "come" che segna le differenze, una soluzione è da individuare perché il problema esiste. Sono ormai dieci anni che si trascina questo argomento, ma alla fine nulla è mai stato fatto. L'unica cosa che è cambiata è il continuo aumento delle tariffe e del numero dei pendolari, al quale è coinciso un continuo scadimento del servizio che forse ha toccato il punto più basso qualche mese fa, con pendolari costretti a camminare sui binari tra una stazione e l'altra a causa dell'ennesimo guasto infrastrutturale».
E per Olgiati, il momento per individuare la soluzione potrebbe essere quello giusto, quantomeno a livello politico. «Da un punto di vista politico il governo Lega/5 Stelle, oltre ad avere dimostrato attenzione verso il tema pendolari (sono diverse le dichiarazioni del ministro Toninelli in questa direzione), in un certo senso permette di avere una interlocuzione importante anche in Regione, visto che la Lega governa anche lì. Ecco perché vedo una possibilità che si apre per i prossimi anni, che dobbiamo assolutamente cercare di sfruttare perché già è difficile ottenere risultati quando ci sono le condizioni più favorevoli, figurarsi quando dovessero tornare condizioni politiche più avverse».
«Nessuna fuga in avanti verso una soluzione piuttosto che un'altra, quindi – conclude Riccardo Olgiati –. Sarà importante ascoltare tutti e fare sintesi cercando di trovare la soluzione più sostenibile e condivisa per evitare di alimentare la cosiddetta guerra tra poveri che non serve a nessuno e crea solo scontenti. Noi ce la metteremo tutta e proveremo a non lasciare nulla di intentato».
L'incontro ha lasciato sensazioni positive anche nel Comitato pendolari Gallarate-Milano. «Siamo soddisfatti per il confronto che c'è stato – commenta il portavoce Raffaele Specchia –: un momento molto positivo, durante il quale abbiamo avuto la possibilità di esporre ed argomentare le problematiche di una tratta dove ogni giorno transitano 150mila pendolari e di proporre le alternative che secondo noi potrebbero essere attuate (3°/4° binario, interramento della tratta e prolungamento della metropolitana, ndr), ognuna con le sue criticità e le sue positività. Siamo stati ascoltati con attenzione e ci siamo resi disponibili ad una collaborazione. Ora ci aspettiamo che anche le altre forze politiche si diano da fare e che anche i sindaci si facciano sentire. Vediamo come procederanno i prossimi incontri e speriamo che finalmente qualcosa si muova».
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