Rescaldina, chiude La Tela: le reazioni delle opposizioni
La vicenda legata a La Tela ha lasciato alcune perplessità tra i banchi della minoranza consiliare - L'intrervento di Giovanni Arzuffi, che ha coordinato il progetto negli ultimi anni
Sta facendo discutere a Rescaldina la chiusura temporanea che si profila all'orizzonte per La Tela, dopo che la Cooperativa Arcadia nei giorni scorsi aveva comunicato all'amministrazione comunale la decisione dell'assemblea dei soci di restituire a Piazza Chiesa le chiavi dell'immobile confiscato alla mafia che negli ultimi anni ha fatto da casa all'osteria sociale.
E la notizia ha lasciato più di un dubbio tra chi siede nei banchi della minoranza del Parlamentino cittadino.
MOVIMENTO 5 STELLE – «Sulla vicenda de La Tela è mancata un'informazione chiara – commenta Massimo Oggioni, capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle –. Siamo perplessi per l'esito della vicenda, dal momento che l'osteria sociale si trovava in una condizione vantaggiosa in cui non pagava l'affitto e riceveva una "sponsorizzazione" da parte dell'amministrazione con i suoi eventi e con la "pubblicità" che ogni giorno faceva al locale. Quel che ci lascia più perplessi, però, è come sia possibile che da un giorno all'altro si possa risolvere un contratto così. A prescindere dalle divergenze politiche – continua Oggioni -, ora la priorità è rimettere in ordine la situazione. Secondo noi il progetto andrebbe adattato: pensiamo che competere in una logica commerciale non sia il fine corretto per un progetto che dovrebbe essere sociale. Crediamo quindi che il progetto debba ripartire in un'ottica diversa, potendo fornire anche servizi di natura commerciale ma senza che siano questi ultimi il fulcro».
MAGISTRALI SINDACO – «Siamo dispiaciuti per la situazione – sottolinea l'ex primo cittadino Paolo Magistrali –, ci auguravamo che l'iniziativa potesse avere successo, anche se fin dall'inizio sono stato critico sulla costruzione del progetto, che nei nostri piani non avrebbe dovuto essere un ristorante vero e proprio. Siamo rimasti abbastanza basiti: La Tela era comunque frequentata e tanti costi non dovevano essere sostenuti. Come gruppo consiliare certamente ci muoveremo per approfondire e comprendere le ragioni di quel che è sucesso e per cercare di trovare una soluzione e ripartire costruendo qualcosa di buono tutti insieme. La soluzione migliore, secondo noi, è procedere con un nuovo bando, da stendere in tempi rapidi e che preveda dei paletti ben precisi».
NOI X RESCALDINA – «Su La Tela sono stati fatti diversi errori gestionali, ma secondo noi il lavoro di Arcadia e de La Tela non c'entrano nulla – è il pensiero di Gianluca Crugnola, portavoce nel Parlamentino cittadino di "Noi X Rescaldina" –: Arcadia si è resa disponibile a fare da capofila perchè aveva una struttura tale da permettere la partecipazione al bando emesso per l'assegnazione di questi spazi, ma in realtà solamente una persona di Arcadia ha poi seguito il progetto. Non riteniamo sufficiente la spiegazione che non sia andata bene l'esperienza: movimento comunque ce n'era, e considerando i prezzi contando che non pagava l'affitto e non ha dovuto affrontare spese di ristrutturazione all'ingresso, ci risulta difficile comprendere cosa sia successo. La Tela, peraltro, era supportata dall'amministrazione, perchè un sacco di eventi sono stati organizzati lì dall'amministrazione. Per noi, comunque – conclude Crugnola –, il progetto di fondo con cui è nata La Tela di per sè è ancora valido e riteniamo che la strada migliore sia quella di un bando».
L'INTERVENTO DI GIOVANNI ARZUFFI – Sulla vicenda è intervenuto anche Giovanni Arzuffi, che ha coordinato il progetto de La Tela negli ultimi anni.
Di seguito la lettera inviata da Arzuffi in redazione:
A seguito del clamore che si sta creando su La Tela, Osteria Sociale del Buon Essere, vorrei dare
alcune informazioni e fare alcune precisazioni in merito.
Il progetto è stato elaborato dalla Cooperativa Arcadia e da altre associazioni: Slow Food Legnano, Gasabile, Team Down, Direfaregiocare, La Libreria che non c’è e due scuole professionali, ENAIP di Busto Arsizio e IAL di Legnano. Il sottoscritto ha svolto la funzione di coordinatore del progetto.
Per l’elaborazione siamo partiti da quanto scritto nel progetto del comune di Rescaldina, sindaco Magistrali, intitolato "Tutto il gusto della legalità" (TGL) che prevedeva:
"TGL dovrà essere non solo uno spazio accogliente in cui si possano gustare pizze e piatti con un buon rapporto qualità prezzo, ma anche un buon ristorante/pizzeria con il valore aggiunto di divenire lo sbocco naturale per la commercializzazione e presentazione di "alimentari eco-sociali", operando in tal modo una concreta promozione culturale sul territorio".
"TGL sarà una PizzeriaRistoranteSpazio aggregativo che utilizzerà prodotti biologici, del circuito di Liberaterra e della Cooperazione Sociale. Lo stesso locale, in orario pre e post cena serale rimarrà aperto come spazio per attività culturali eo sociali abbinate alla degustazione; si accompagneranno saltuariamente iniziative promozionali con piccoli produttori di vini e cibi di qualità e di attività di formazione e informazione per cittadini interessati, nonché piccoli interventi musicali –artistici. L’attività di promozione-pubblicità sarà intesa anche alla realizzazione di particolari eventi e cerimonie, fra cui incontri, ricorrenze,… che potranno considerare la possibilità di far uso dei locali".
Il progetto dell’ex sindaco Magistrali prevedeva inoltre un impegno in campo sociale e civile: "riuso e valorizzazione sociale di un bene sequestrato alla camorra; formazione ed avvicinamento al lavoro nel campo della ristorazione; promuovere una cultura enogastronomica utilizzando cibi ecologici e/o provenienti da cooperative sociali".
La Tela, ha realizzato quello che l’ex sindaco Magistrali aveva scritto (a sua insaputa?) nel progetto. In due anni e mezzo di attività, La Tela, partendo da zero, è diventata un buon Ristorante/Osteria La Tela è aperta per sette giorni alla settimana (tranne il lunedì sera) con servizio di ristorazione a mezzogiorno e a sera e una presenza di personale dalle 9.30 alle 24. Per svolgere questa attività sono occupate undici persone a tempo indeterminato: cinque in cucina, quattro in sala e due per le pulizie. Di questi undici dipendenti, quattro sono persone svantaggiate. Alle persone assunte si aggiungono una persona impiegata con borsa lavoro di Regione Lombardia e cinque stagisti che ruotano ogni mese da ENAIP, IAL e Istituto Verri. L'ottimo rapporto costruito all'interno del personale e con gli enti sociali del territorio hanno portato La Tela ad essere un punto di riferimento per enti e istituzioni per poter testare le capacità lavorative di varie persone affetti da gravi problematiche. Il risultato che si raggiunge, superando l’approccio assistenzialistico, è garantire un lavoro "normale e dignitoso" a chi ha una disabilità. È diventata dunque uno spazio di socialità.
Ma anche di solidarietà. A seguito del terremoto che ha colpito l'Italia centrale, abbiamo promosso una raccolta fondi con l'"Amatriciana Solidale". Per ogni amatriciana consumata si raccolgono 2 euro, uno dal cliente e uno da La Tela. Ad oggi sono stati raccolti 2.310 euro che sono confluiti su un conto aperto dall'Eco-Istituto di Cuggiono. Con la cifra raccolta tra le varie associazioni e istituzioni che hanno aderito, stiamo consegnando una mensa per la nuova scuola di Pievebovigliana, nelle Marche.
In collaborazione con il Comune di Rescaldina, assessorato ai servizi sociali, è partita l'iniziativa "Pranzo Sospeso": i nostri clienti sono invitati a lasciare un’offerta per garantire un pranzo a chi si
trova in difficoltà. L'iniziativa ha avuto un buon successo tra i frequentatori de La Tela: nel 2017 sono stati raccolti 1.080 euro, cifra che ci ha permesso di offrire 108 pranzi.
La Tela è anche cultura e legalità: 100 concerti al sabato sera; 50 presentazioni di libri anche in collaborazione con biblioteca e comune di Rescaldina (Gianni Biondillo, Susanna Uccello, Giulio Cavalli, Mauro Tonveronachi, Marinella Calcaterra, Angelo Villa, Tiziana Viganò, Sara Ceccarelli, Luca Borsa, Ivo Benatti, Riccardo Rao, Luca Canova e tanti altri); conferenze sulla legalità con don Luigi Ciotti, Gherardo Colombo, Andrea Di Stefano, Alessandra Dolci (il magistrato che ha indagato sulla 'ndrangheta e sequestrato l’ex Re 9), Padre Renato "Kizito" Sesana in collaborazione con il comune di Rescaldina; gli incontri "Stuzzichiamo con le associazioni", occasioni in cui le varie associazioni sociali aderenti alla Consulta Sociale di Rescaldina hanno presentato la propria attività (tra gli altri si sono presentati: AUSER, Aiutiamoli, Team Down, Anffas-Uildm, Sodales-Caritas, Avis, Affidiamoci, Sorriso dell'Angelo e Università del Benessere); proiezioni di film e incontri nella rassegna "Cose MAI Viste"; incontri con ragazzi delle scuole medie in collaborazione con Libera Arese; corsi di economia solidale con Attak Italia; psico-aperitivi in collaborazione con l'assessorato ai servizi sociali di Rescaldina; Arte dei bambini, incontri formativi e creativi con scuole materne e medie in collaborazione con l'associazione Culturale Articolonove; mostre temporanee (cooperazione, Venegoni, Livio Borghi…); corsi di Word-Press con LUG (Linux User Group); eventi vari organizzati da Slow Food Legnano (che ha la sua sede a La Tela, come altre associazioni); le serate in lingua straniera, incontri tra persone da tutto il mondo per approfondire la conoscenza di italiano e lingue straniere in collaborazione con la Fondazione Somaschi.
Da due anni i ragazzi delle scuole medie di Rescaldina e Rescalda il 21 marzo, giornata della memoria delle vittime innocenti di mafia, ricordano le vittime leggendo i loro nomi e scrivendoli sui
muri esterni de La Tela. Le sale de La Tela sono dedicate a vittime di mafia. La Tela, è diventata un simbolo di riscatto dalla mafia. Se l’ex sindaco Magistrali fosse venuto qualche volta a La Tela, se ne sarebbe accorto anche lui. Il consigliere comunale Crugnola dice che La Tela era "di parte". Se l’elenco, le persone e le realtà scritte più sopra sono di parte, allora vuol dire che La Tela era dalla parte giusta, e che lui ha bisogno di una bussola.
Ma tutto questo non è stato semplice. Abbiamo fatto partire La Tela da zero: il 4 dicembre 2015 c’era solo un locale chiuso da cinque anni. Il 5 dicembre 2015 abbiamo aperto e, pian piano, abbiamo costruito la nuova utenza.
La Cooperativa Arcadia ha fatto un investimento di 50.000 euro per dotare la cucina e il ristorante delle attrezzature che mancavano. Nel corso di questi due anni sono stati fatti altri interventi per sostituire o riparare i vecchi frigoriferi, lavastoviglie, installare l’impianto di climatizzazione che era stato abbandonato nelle cantine, sistemare il soffitto della cucina, tinteggiare le pareti esterne, rendere funzionale l’impianto di riscaldamento… Tutte cose che costano e Arcadia le ha finanziate con gli incassi de La Tela.
A La Tela la parola nero non esiste. Nella ristorazione italiana, invece, è molto diffusa. Tutte le persone sono assunte a tempo indeterminato e con regolare contratto. Ogni cliente che esce ha il suo regolare scontrino.
È vero, la Tela non paga l’affitto, ma tutto il resto è a suo carico. E bisogna pagarlo con gli incassi del ristorante. Nonostante questo, La Tela non è ancora a pareggio. Negli ultimi mesi, per far fronte alle difficoltà, abbiamo apportato delle modifiche all’organizzazione interna in modo da diminuire i costi di gestione. È un processo che richiede tempo e fiducia. Tempo e fiducia che, probabilmente e comprensibilmente, la Cooperativa Arcadia non poteva più permettersi, da cui la scelta di restituire La Tela al comune.
Personalmente ritengo che La Tela, con gli aggiustamenti progettati, abbia ancora grandi possibilità e sono certo che il Comune di Rescaldina intenda continuare su questa strada.
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