Non uno, ma ben due Stradivari, a San Vittore Olona. Il primo, "scolpito" dalle mani di Antonio Stradivari nel 1967 si «sveglierà dal torpore» sabato sera, 8 settembre, nella chiesa parrocchiale di Piazza Italia, grazie al sanvittorese Maestro Lorenzo Meraviglia, violinista di livello internazionale. Ad accompagnarlo al pianoforte sarà il Maestro Andrea Carcano.

Il secondo violino, presentato questa mattina 6 settembre in sala consigliare, è stato realizzato dal figlio Omobono Stradivari con il padre Antonio risale al 1730 e sarà suonato dal maestro Meraviglia a New York nel suo tour americano: «Una opportunità unica – ha detto emozionata il sindaco di San Vittore Olona, Marilena Vercesi –  non solo per il nostro Comune ma per tutto l'Alto Milanese. Un evento fortemente voluto per valorizzare il patrimonio della cultura italiana e per cuo dobbiamo ringraziare l' accademia con Aertarte di archi di Milano diretta da Mauro Ivano Benaglia». 

L'iniziativa “uno Stradivari per la gente”, ha l'obiettivo di portare all’attenzione del grande pubblico le creazioni del grande liutaio cremonese «anziché lasciarli in un museo o nel caveau di un collezionista privato», ha detto il Maestro che a soli 22 anni ha già avuto l'opportunità di suonare lo Stradivari e sabato sera è pronto ad emozionare i suoi concittadini facendo rivivere le emozioni dei grandi artisti che lo hanno suonato nei suoi 400 anni di storia.  

Musicista di fama internazionale, Lorenzo Meraviglia si è avvicinato al violino a 4 anni influenzato dalla mamma, insegnante di pianoforte a Nerviano. Diplomato con il massimo dei voti al conservatorio, è uno dei pochi giovani che non ha abbandonato la sua passione, trasformata in talento. «I giovani talentuosi sono tanti davvero tanti, ma la maggior parte di loro abbandona per mancanza di opportunità», ha infatti spiegato il direttore Benaglia.

La Prima Cittadina ha quindi consegnato al violinista sanvittorese una targa di benemerenza al «nostro concittadino e virtuoso violinista di fama internazionale, con gratitudine e riconoscenza, motivo d’orgoglio per il nostro Comune e per l’Italia intera».