Una decina di legnanesi ha risposto all'appello lanciato da Daniele Berti per un momento di commemorazione alla cappella Banfi – Dell'Acqua, nel cimitero Monumentale di Legnano, in occasione dei 100 anni dalla scomparsa di Carlo Dell'Acqua, illuminato imprenditore e mecenate a cavallo tra l'800 e il '900.

Al di là delle presenze, per il consigliere comunale di Movimento X Legnano e soprattutto oggi nella veste di appassionato di storia locale, era importante attirare l'attenzione sullo stato di abbandono della cappella dove riposa Dell'Acqua. 

Calcinacci dentro e fuori il monumento, scritte ormai quasi scomparse, nè un fiore oppure un lume acceso. Il degrado è sotto gli occhi di tutti. Da qui l'appello di Berti per una maggior attenzione nei confronti di Dell'Acqua e di chiunque, come lui, abbia contribuito a fare di Legnano una città industriale e attenta ai bisogni dei suoi abitanti.

Berti, nei giorni scorsi, aveva invitato un po' tutti a questo momento. Politici, esponenti del mondo della scuola e del sociale, erano stati sollecitati a una presenza. Hanno risposto Federico Colombo, capogruppo leghista, e qualche altro cittadino. Con loro, Berti ha deposto un fiore sui gradini della cappella, mentre una mano pietosa ha acceso un lume all'interno.

In redazione il messaggio di vicinanza del cav. Carlo Massironi, presidente emerito dell'associazione ex allievi dell'Istituto Dell'Acqua.

Come era avvenuto per la cappella dell'ing. Franco Tosi, anche questa della famiglia Dell'Acqua troverà una degna manutenzione? Speriamo.