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Busto Garolfo scommette sulla scuola: 350mila euro per l’educativa scolastica

Conferma anche per il progetto del consiglio comunale dei ragazzi e per le proposte di potenziamento a favore degli studenti più validi

In copertina, un'immagine di repertorio della scuola secondaria di primo grado "Caccia"


Impegno per l'educativa scolastica, progetti per il potenziamento degli studenti più validi e prosecuzione dell'"avventura" del consiglio comunale dei ragazzi: anche per il prossimo anno scolastico Busto Garolfo conferma la "ricetta" ormai collaudata per il suo piano di diritto allo studio.

Un piano che «non viene stravolto, non ha novità ma ha un miglioramento di tanti piccoli progetti già attivi – come ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione Stefano Carnevali –: in particolar modo, per quanto riguarda l'amministrazione, c'è buona soddisfazione nel constatare che si continua con il lavoro di potenziamento degli studenti più validi, quelli che tante volte devono stare al ritmo classe anche in maniera un po' forzosa e che hanno tutta una serie di strumenti e di progetti specifici che possono in qualche modo favorirli oltre il monte ore classico dellasettimana scolastica per poter potenziare davvero le loro abilità e aiutarli poi nel corso di studi che seguirà».

A proseguire sarà anche un altro progetto «fortemente voluto» dall'amministrazione targata Busto Garolfo Paese Amico, ovvero il Parlamentino dei ragazzi. «É un progetto interessante, un progetto che non è vuoto di significato e nemmeno di effetto – ha sottolineato Carnevali –: le consultazioni che la giunta ha avuto con la controparte dei ragazzi hanno portato idee e proposte, alcune delle quali sono già state realizzate. E sicuramente quando lo stesso organo entrerà a regime in maniera più articolata e consapevole idee e proposte potranno diventare più numerose e più significative».

La terza conferma è invece per l'impegno nell'educativa scolastica, che vede Palazzo Molteni mettere sul piatto ben 350mila euro per gli educatori comunali. «Busto Garolfo ancora una volta vuole confermare l'impegno per quanto riguarda gli educatori scolastici – ha evidenziato l'assesssore alla partita –: l'educativa scolastica, per quanto rigaurda l'aspetto comunale, è sempre soggetta ai consigli dell’equipe dell’Azienda So.Le., che stende progetti per i ragazzi che hanno bisogno di essere seguiti, ma poi c'è una forte componente discrezionale, che dà il peso di quanto un'amministrazione creda nella scuola e sia consapevole dei bisogni delle classi. Busto Garolfo è forse il comune capofila dal punto di vista dell'impegno in questo ambito, perchè con quasi 350mila euro di investimento sull'educativa scolastica, tra i comuni di dimensioni analoghe, non ha rivali. Penso che la conferma senza tagli – se non quelli strettamente necessari che sono più che altro di razionalizzazione – dell'investimento per l'educativa scolastica sia un fiore all'occhiello di questo piano di diritto allo studio».

Voto contrario tra i banchi dell'opposizione dalla sola Sabrina Lunardi, che già a settembre dello scorso anno aveva presentato una mozione per il recepimento a livello comunale di una delibera di giunta regionale ai sensi della quale per i cittadini non comunitari, per ottenere sussidi, non sarebbe più bastata la dichiarazione sostitutiva ma sarebbe servita una certificazione rilasciata dell’autorità estera e autenticata dall’autorità italiana per accertare il loro patrimonio, anche immobiliare, al di fuori dei confini del Belpaese. Recepimento che era stato cassato dal Parlamentino bustese, e che ha portato al voto contrario della consigliera di Per il bene Comune, che ha sollevato il dubbio che senza un provvedimento simile potrebbe non essere assicurata «equità di trattamento per coloro che ne hanno diritto» a fronte di «cifre importanti impegnate dal comune, che superano i 700mila euro».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Luglio 2018
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