Rescaldina, Festa della Repubblica nel segno dei giovani
Il sindaco Michele Cattaneo ha consegnato una copia della Costituzione ai neodiciottenni ed ai nuovi cittadini italiani Matteo Darmian scrive ai "nuovi" diciottenni
Sono i giovani i grandi protagonisti delle celebrazioni rescaldinesi per il 72° anniversario della Repubblica italiana che questa mattina, sabato 2 giugno, hanno animato Piazza Chiesa: quei giovani ai quali il sindaco Michele Cattaneo si è rivolto in prima persona, perchè solo con loro si può davvero cambiare il mondo.
«La parte prima della Costituzione, "Diritti e doveri dei cittadini", si chiude con l'art. 54 che, quasi a suggello, termina con il dovere sommo, quello più importante: "Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi" – ha spiegato il primo cittadino –. Un articolo così importante che, quando i cittadini stranieri chiedono di diventare cittadini italiani, giurano davanti al sindaco dicendo "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato". Senza questo giuramento, non si può diventare cittadini italiani. Questo quindi è il dovere fondamentale di tutti i cittadini. Ma perchè è per noi un dovere osservare la costituzione? Non possiamo scegliere che cosa osservare e adattarne i contenuti ai nostri bisogni? Ma poi a noi adulti ed ai giovani, quanto davvero interessa la Costituzione?».
«Ieri, cercando su Google, ho trovato che la malattia dei giovani è l'indifferentismo: quanto volte a voi ragazzi gli adulti dicono di essere superficiali, indifferenti, svogliati – ha proseguito il sindaco rivolgendosi direttamente ai suoi concittadini più giovani –? Ho cliccato su quel link e ho scoperto che l'accusa di indifferentismo datava 1955. La verità è che gli adulti si sono sempre più o meno lamentati dei giovani, ma ammettiamolo, non è che spesso gli adulti diano a voi giovani uno spettacolo molto edificante. Adulti che mentono sapendo di mentire, che dicono tutto e il contrario di tutto, politici neoeletti che dicono una cosa e dopo qualche giorno dicono l'esatto contrario perchè tanto – credono – nell'era dell'informazione veloce poi ci si dimentica di tutto. Mancano, questi adulti, di rispetto a noi, ma soprattutto mancano di rispetto a voi giovani. Perchè soprattutto a voi? Perchè si assumono la responsabilità gravissima di abituarvi a credere che per fare le cose bisogna avere sempre un tornaconto, che chi si occupa di politica e di cosa pubblica lo fa sempre con un secondo fine. Quante volte rispetto al mondo della politica avete sentito dire o detto "Tanto son tutti così"? Che cosa può pretendere da voi giovani un mondo adulto che vi dà questi esempi? Invece ragazzi, credetemi, gli adulti hanno bisogno di una vostra decisa tirata d'orecchi, hanno bisogno che li mettiate di fronte ai loro limiti, e soprattutto hanno bisogno che li mettiate di fronte ai compromessi a cui a volte scendono tradendo quel dovere di cittadini di cui parlavamo all'inizio.
«Torniamo un attimo a quel dovere di cui parlavamo prima: perchè tutti, grandi e piccoli, abbiamo il dovere di essere fedeli alla Repubblica ed alla Costituzione – ha concluso Michele Cattaneo –? Provo a spiegarlo con le parole di un discorso di Calamandrei del 1955, quando appunto si accusavano i giovani di indifferentismo: "Nella costituzione parlano grandi voci lontane, grandi nomi lontani. Ma ci sono anche umili nomi e voci più recenti. Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa costituzione. Dietro ogni articolo di questa costituzione, giovani, voi dovete vedere altri giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perchè libertà e giustizia potessero essere scritte su questa carta". Tutte le grandi primavere, tutte le rinascite del mondo hanno avuto per protagonisti i giovani. I giovani sono sempre stati capaci di azioni coraggiose, di andare più in là, di riuscire a non fermarsi davanti ai se ed ai ma. Non fateci mancare la vostra freschezza, il vosto coraggio, la vostra capacità di giudizio, la vostra capacità di critica, anche feroce. Insistete con noi, non scoraggiatevi, non datevi per vinti, il mondo si può cambiare davvero. Il mondo si deve cambiare davvero, ma possiamo farlo davvero solo con voi».
Ai "nuovi" diciottenni rescaldinesi, poi, il sindaco Cattaneo ha consegnato una copia della Costituzione. Così come l'ha consegnata ai cittadini rescaldinesi provenienti da altri Paesi del mondo che nel corso del 2017 sono diventati cittadini italiani.
La Festa della Repubblica, accompagnata dalle note del flauto dei bambini delle scuole primarie Dante Alighieri e dal Corpo bandistico del paese, è stata anche un'occasione per Rescaldina per dire grazie «ad alcune persone speciali». Come Mohammed Bakarra, il terzo eroe che lo scorso 9 maggio ha contribuito al salvataggio della donna rimasta bloccata nel sottopassaggio tra Rescalda e Rescaldina, letteralmente sommerso d'acqua a causa del nubifragio che si è abbattuto sul Legnanese: Mohammed in un primo momento era rimasto "nell'ombra", ma oggi, dopo che nei giorni scorsi la sua presenza era stata "svelata", è stato ringraziato ufficialmente con una pergamena identica a quelle consegnate sabato scorso a Mauro Fogato e Alban Camaj. Come i nonni vigili, premiati a loro volta con una pergamena per il loro prezioso impegno, «esempio per i giovani che hanno la prova vivente che si può spendersi per gli altri senza avere nulla in cambio se non immensi affetto e gratitudine». E come la creatrice del logo della Consulta Giovani Chiara Verriello, premiata dal presidente Cristiano De Servi e dalla sua vice.
Senza dimenticare le insegnanti e il dirigente scolastico dei plessi rescaldinesi Angelo Mocchetti, ai quali è stata consegnata una bandiera italiana come riconoscimento ed augurio per il loro percorso, nel corso del quale insegnano ai giovani rescaldinesi propri i valori fondanti della nostra carta costituzionale.
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