É una Festa della Repubblica che ha visto protagonisti i giovanissimi bustesi delle classi quarte e quinte delle scuole primarie del paese, quella che è "andata in scena" oggi, sabato 2 giugno, in una sala consiliare di via Magenta che ha registrato il sold out.

La "culla" della politica bustese ha fatto da cornice ai canti del coro "Le voci del Rosa", testimonianza dei tanti che si sono sacrificati per la libertà, ed ha ospitato il Gruppo Alpini di Busto Garolfo, Hakuna Matata e numerose altre associazioni del paese. Nell'arco della mattinata la prima cittadina Susanna Biondi ha ripercorso insieme ai suoi giovani ospiti la storia dell'Italia e degli Italiani, dal regno dei Savoia al referendum del 2 giugno 1946, passando per il ventennio di dittatura fascista. E di quel referendum, oggi, il pubblico che ha affollato la sala consiliare ha conosciuto anche i risultati "nostrani": Busto Garolfo, infatti, 72 anni orsono optò con decisione per la svolta repubblicana, con circa il 67% delle preferenze

Poi, la Costituzione, fondamenta del nostro Stato nei suoi principi cardine, che «ci parla oggi come ieri, esprimendo concetti chiari e del tutto attuali». Quella Costituzione che deve essere il fondamento per i più giovani per «non lasciarsi andare alla disillusione ed all'indifferenza», come magistralmente riassunto da Pietro Calamandrei nel suo discorso agli studenti della Cattolica di Milano del 1955.

La mattinata è stata un'«opportunità per i bambini della scuola primaria dell'ICS Tarra di celebrare con entusiasmo, in un contesto istituzionale, la festa della Repubblica, attraverso la lettura dei nuclei fondanti della Carta Costituzionale e le riflessioni sui principi di libertà e di giustizia – come ha sottolineato la professoressa Lo Presti, vicaria della dirigente scolastica –. La vita scolastica è in stretto rapporto con la Costituzione, in quanto palestra attiva nell'esercizio dei diritti e dei doveri di ogni singolo individuo, e con il territorio di appartenenza. Le istituzioni, attraverso una sinergica collaborazione, hanno il dovere e la responsabilità di trasmettere alle future generazioni il racconto e la condivisione della storia delle conquiste civili del nostro Paese, al fine di favorire la consapevolezza di valori comuni e la costruzione di una cittadinanza attiva».