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Commozione e cordoglio ai funerali di don Prina

Una folla di fedeli ha salutato per l'ultima volta don Giuseppe Prina, parroco del Santo Redentore dal 1996: «Grazie per averci sempre indicato la via»

«Grazie per averci sempre indicato la via». Così la folla di fedeli ha salutato per l'ultima volta don Giuseppe Prina, parroco del Santo Redentore dal 1996.

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Funerali don Giuseppe Prina lunedì 21 maggio 4 di 32

I funerali sono stati celebrati questa mattina, lunedì 21 maggio, in una chiesa più che affollata. La cerimonia funebre è stata presieduta da monsignor Michele Elli, mentre l'omelia è stata officiata da don Michele Di Tolve, rettore del seminario diocesano e amico di don Prina.

A concelebrare, oltre a monsignor Angelo Cairati e il decano don Fabio Viscardi, anche i sacerdoti del decanato e diversi amici religiosi, tra cui preti compagni di messa ordinati nel 1967. 

A stringersi attorno alla famiglia di don Prina l'intera comunità. In prima fila, tra le autorità, i volti noti del mondo del Palio e delle associazioni, il sindaco Gianbattista Fratus, il presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi e Mauro Mezzanzanica, presidente Fondazione famiglia Legnanese e US Legnanese. Con loro il comandante della Polizia Locale Daniele Ruggeri, il cavaliere del Carroccio Mino Colombo e il vice gran maestro Luca Bonini.

Durante la messa è stata data lettura della lettera di cordoglio dell'arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini che ha dichiarato: «Mi unisco alla preghiera di suffragio e ai sentimenti di gratitudine verso don Giuseppe Prina che ha conquistato tutti con il suo limpido ministero». L'arcivescovo ha poi scritto: «Le sue condizioni di salute lo avevano persuaso a lasciare l'attività pastorale, ma troppo in fretta ci ha lasciato». Infatti, don Prina il giorno del suo compleanno aveva deciso di presentare le sue dimissioni. Il parroco avrebbe lasciato il suo ministero a settembre, in attesa dell'arrivo di un nuovo sacerdote. Ma, venerdì 18 maggio, dopo aver celebrato la sua ultima messa, il cuore di don Prina si è fermato. 

«Un vero pastore innamorato di Dio», secondo don Michele a cui è stata affidata la prolungata omelia. «Conosco don Giuseppe da quando avevo 12 anni: fu don Prina a costruire a Lainate la Parrocchia S.Francesco d'Assisi e fu lui a seguirmi nel mio percorso sacerdotale. Sono qui con voi per dire al Signore grazie. Sì, perchè non ho saputo dire altro quando ho appreso la notizia della sua partenza così improvvisa: tra le lacrime non riuscivo a dire altro che grazie. Una parola bella e sincera che don Prina ci ha insegnato giorno per giorno».

Ripercorrendo il vangelo, don Michele ha affermato: «Una vita donata, spesa e consumata quella di don Giuseppe che, sino all'ultimo, si è dedicato agli altri. Anche quando il suo corpo malato stava dando segni di peggioramento». Don Michele ha poi aggiunto: «Una sola cosa ci consola: l'ultimo atto che ha compiuto è stato celebrare una messa. Già proprio il giorno in cui è deceduto don Prina ha celebrato la sua ultima messa. Un ultimo gesto importante per un prete».

Numerosi i saluti e messaggi di cordoglio espressi al termine della funzione. La nipote di don Prina ha voluto leggere il pensiero da lei formulato promosso in occasione dei 50 anni di sacerdozio «di zio Giuseppe». Un momento particolarmente commovente durante il quale ha ricordato  lo zio come un uomo che sapeva commuoversi e «sempre partecipe ai dolori e ai momenti felici della sua comunità». Inoltre, ha aggiunto che aveva «un pensiero sempre per tutti, soprattutto per gli ultimi. Grazie di esserci sempre stato accanto. Ciao zio». 

Durante gli interventi è stato ricordato come un «vero uomo di Dio fedele, saggio e prudente». A ricordarlo anche i rappresentanti della Sequoia Don Gnocchi e quello del Consiglio pastorale che ha affermato: «Caro don Giuseppe, grazie per esserti preso cura della nostra comunità». A prendere la parola, dando voce alla contrada Legnarello, il gran priore Alessandro Mengoli che ha ricordato come don Prina non abbia «mai subito il Palio: ci è entrato portando in contrada il messaggio del vangelo. Ha saputo vivere e condividere con noi i momenti di festa e di difficoltà». In questo modo, secondo Mengoli, ha saputo concretizzare un legame solido e duraturo, «una realtà rara». Infine, Mengoli, ricordando l'affetto di don Prina verso la figura della Madonna, ha letto il "Saluto alla Beata vergine Maria" lode scritta da San Francesco d'Assisi. 

Immagini a cura di Luigi Frigo

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Maggio 2018
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