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In via Pisacane continuano i disagi per una giovane coppia

Lei, 34 anni, da un anno combatte contro un tumore, mentre lui, 32 anni, attualmente è disoccupato

Crepe ovunque, ma questo è il meno per i residenti di via Pisacane. A preoccupare, soprattutto una coppia dell'ultimo piano, sarebbe la situazione generale in cui versano gli appartamenti, nella speranza che una nuova "bomba d'acqua" non si abbatta ancora così violentemente sulle loro case. 

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Danni casa via Pisacane 4 di 34

35 gli inquilini dello stabile che, dopo essere stati una notte in albergo, sono potuti rientrare nei loro appartamenti in quanto ritenuti agibili. Sull'agibilità della loro casa all'ultimo piano però rimangono molte perplessità da parte di Vito e Antonella: lei, 34 anni, da un anno combatte contro un tumore in stadio avanzato ed è ora in attesa di trapianto, mentre lui, 32 anni, attualmente è disoccupato e presta le cure necessarie alla sua compagna. La casa in cui stanno è intestata alla madre di lui, ricoverata ora in una casa di cura ad Alessandria.

La notte del nubifragio la giovane coppia è stata trasferita in albergo, dove «saremmo dovuti restare fino a domenica – sottolinea Vito -, ma c'è stato un contro ordine, per cui ci hanno fatto rientrare in casa dopo una notte fuori, quando fino a ieri mattina (10 maggio) era ancora inagibile».

«In questa casa io non posso stare – spiega Antonella -, le pareti si stanno scrostando e c'è troppa muffa e umidità. Lo scolo che abbiamo sul balcone non è adatto, se proprio non vogliono sistemare lo scarico, chiediamo che si facciano due fori nel balcone». 

Il medico di Antonella, il dott. Renzo Colombo, ha tra l'altro constatato che «presa visione della situazione ambientale relativa all'alloggio della paziente – si legge nel documento – tale residenza non è idonea per la suddetta, in relazione alle attuali condizioni cliniche che la caratterizzano, in modo particolare per lo stato di immunodeficienza conseguente alla chemioterapia in atto». 

Sono diversi i problemi che l'appartamento presenta dopo la violenta pioggia, problemi che vanno ad aggiungersi a quelli di salute ed economici che Vito e Antonella affrontano ogni giorno. La sera del 9 maggio la coppia ha dovuto utilizzare coperte e lenzuola per asciugare «10mila litri d'acqua», ora tutte impregnate e rimaste sul pianerottolo. «A darci una grossa mano negli ultimi sei mesi è stata la Lilt – commenta Antonella -. Sono stati i nostri angeli, mentre dalle istituzioni e dalla Parrocchia sono arrivati pochi aiuti. Solo una bolletta della luce sei mesi fa e 210 euro ricevuti a fine marzo. Da un anno cerchiamo di parlare con il sindaco, ma non ci siamo ancora riusciti. Quello che chiediamo ora è di poter andare in un altro appartamento, anche più piccolo».

In relazione a quanto dichiarato dai due giovani, l’Amministrazione comunale chiarisce, in una nota stampa diffusa in giornata che «la coppia è seguita da anni dai servizi sociali, con un’attenzione cresciuta negli ultimi mesi. Giunta e tecnici comunali hanno fornito supporto totale anche nell’immediatezza dell’evento e assicurano che, per quanto di competenza, continueranno a fornire gli aiuti dovuti».

Redazione
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Pubblicato il 11 Maggio 2018
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