1° Maggio, messa dei Lavoratori alla Parcol
Il sindaco Roberto Colombo: "Essere qui, oggi, è un segnale di vicinanza non solo ai lavoratori di Parcol, ma a tutti quelli di aziende in difficoltà"
Un segno di vicinanza per far sì che il Primo Maggio non sia solamente retorica. Questo il pensiero dietro la scelta di organizzare la tradizionale Messa dei Lavoratori alla Parcol. L'appuntamento fisso di Canegrate quest'anno si è svolto nel cortile della storica azienda di via Isonzo, una azienda che sta attraversano un periodo difficile nella sua storia, con tanta incertezza per il futuro.
E così questa mattina, martedì 1 maggio, sono stati numerosi i canegratesi e non, tra volti bipartisan delle istituzioni e semplici cittadini, che si sono ritrovati ai cancelli della fabbrica. A officiare la Messa, voluta dalle Acli in accordo con la parrocchia, l'amministrazione comunale, la direzione e le RSU di Parcol, erano presenti monsignor Luca Bressan, vicario per la vita sociale dell'arcidiocesi di Milano e don Gino. «Non siete soli – ha garantito monsignor Bressan ai lavoratori Parcol – Noi siamo con voi».
«"Il lavoro rende liberi": era questo il motto scritto sui campi di concentramento nazisti e fascisti, che abbiamo battuto anche se adesso assistiamo a un loro preoccupante ritorno – ha ricordato il sindaco Roberto Colombo al termine della funzione religiosa -. Dobbiamo riprenderci questo motto, perchè è vero che il lavoro rende liberi. Il lavoro dà dignità, se non è precario, se non è sottopagato, se è sicuro, se garantisce i diritti. Siamo davanti a una fabbrica che ha dato lustro e lavoro ai canegratesi per anni. E i canegratesi per anni l'hanno fatta crescere grazie al loro lavoro. Essere qui, oggi, è un segnale di vicinanza non solo ai lavoratori di Parcol, ma a tutti quelli di aziende in difficoltà».
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