Olona: arrivano i “rinforzi” per la sicurezza
A San Vittore previsto un intervento per la messa in sicurezza del "ramo morto" del fiume dietro all'Isola del Castello

Massi ciclopici e interventi di messa in sicurezza per fronteggiare le piene del fiume Olona: con il finanziamento regionale di 300mila euro San Vittore Olona ha deciso di effettuare un intervento di rinforzo arginale in aggiunta all'importante opera di riqualificazione idraulica realizzata all'Isola del Castello di Legnano. I lavori interesseranno il cosidetto "ramo morto" dell'Olona, che con la molinara delimita l'isolino del vecchio mulino Cornaggia: quello, in poche parole, proprio dietro all'area verde del maniero legnanese.
L'opera sarà finanziata grazie al contributo per "interventi prioritari nelle aree a rischio idrogeologico" ottenuto a seguito dell'alluvione del 29 luglio 2014.
Il progetto di fattibilità e l'analisi generale di rischio su tutta la lunghezza del fiume Olona sono stati seguiti dallo studio Majone di Milano. Il cantiere durerà 60 giorni circa e vedrà interventi prioritari per l'adeguamento della sezione idraulica e la difesa delle sponde. L'appalto sarà assegnato entro sabato 30 giugno e i lavori dovranno essere ultimati per la fine dell'anno. La giunta Vercesi è in attesa del progetto esecutivo per poi effettuare gli espropri previsti.
Nello specifico verrà effettuato un rinforzo della sponda destra del piccolo corso d'acqua, ossia il lato che si affaccia anche sul mulino Meraviglia. Verranno realizzati un terrapieno e un argine di continuità lungo 130metri ricoperto di massi ciclopici. In generale è prevista «la pulizia e la risagomatura con ringrosso arginale della sponda destra dell’Olona finalizzata anche a migliorare la stabilità e la percorribilità dell’argine».
«L’analisi dello stato di fatto – si legge nell'articolato documento del progetto – ha evidenziato una serie di criticità legate sia ad insufficienze idrauliche che ad ammaloramenti di tratti di difesa e/o tipologie di difesa che richiedono interventi di manutenzione e ripristino per garantirne l’adeguata funzionalità strutturale». Da segnalare che l'operazione tiene conto anche dell'ipotesi di realizzare tre aree di laminazione lungo il fiume Olona: a Lozza, a Gorla Maggiore ed a San Vittore Olona. «L’assetto complessivo di progetto – è specificato nella relazione -, come detto, comprende gli interventi necessari a eliminare gli allagamenti in aree urbane o insediamenti isolati quali cascine per un tempo di 100 anni (il riferimento è alle piena centenaria, ndr). Il sistema è stato verificato sia nell’assetto attuale dell’Olona che con completate le aree di laminazione a monte e valle».
Il ringrosso delle arginature sarà realizzato con un «nucleo costituito da materiale sabbioso limoso o sabbioso argilloso sovrastato da una pista in misto stabilizzato di spessore 30 centimetri – si legge nella relazione – e larghezza 3 metri, separata dal nucleo arginale attraverso uno strato di TNT. La sommità arginale sarà larga 4 metri. È prevista la posa di terreno di coltivo per uno spessore di 20 centimetri e l’inerbimento delle scarpate mediante idrosemina».
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