Una sala della nuova biblioteca di Legnano sarà dedicata a Giorgio D'Ilario, giornalista e scrittore deceduto un anno fa.

Il sindaco Gianbattista Fratus ha subito accolto oggi, mercoledì 21 febbraio, la richiesta avanzata da Renato Besana, storico collaboratore e amico di D'Ilario, durante la cerimonia svoltasi nella Sala degli Stemmi per ricordarne la figura a un anno dalla scomparsa.

"Non so se sarà una sala o qualcos'altro – ha dichiarato Fratus – ma nella nuova biblioteca ci sarà sicuramente posto D’Ilario, che sarà presente con la sua corposa produzione di libri ma anche con la dedica di un ambiente alla memoria. Una scelta quasi obbligata per l’autore prolifico che, attraverso i suoi testi, continua a parlare ai legnanesi del loro passato, delle loro tradizioni, della loro identità.".

La manifestazione odierna è stata promossa da un comitato di amici, trascinati da Fabrizio Rovesti, direttore della rivista La Martinella, una delle numerose pubblicazioni lanciate per primo da Giorgio D'Ilario, ricordato oggi anche dall'assessore alla cultura Franco Colombo, da Gianfranco Bononi presidente della Famiglia Legnanese, Eugenia de Giovannini, Marco Tajè e appunto Renato Besana.

Tra il pubblico, le figlie Manuela, Paola e Silvia che hanno donato all'amministrazione comunale  il quadro “Il Mulino” del pittore legnanese Aldo Mari, immagine significativa legata ad alcuni libri scritti dal giornalista riguardanti il nostro territorio.

Responsabile della redazione di Legnano del quotidiano La Prealpina, Giorgio D'Ilario ha pubblicato per la Famiglia Legnanese e per la società Arte e Storia una serie di volumi fondamentali per illustrare la storia, le tradizioni, la lingua dialettale di Legnano. E' stato altresì capo ufficio stampa durante la Giunta Turri e corrispondente per varie testate nazionali. 

Durante la cerimonia, ricordata anche la moglie, Laura Oldrini, scomparsa nel gennaio 2017, pochi giorni prima del marito, e anche lei giornalista.

Immagini a cura di Luigi Frigo