Come ogni anno è stata bruciata la Giobia nella Residenza per disabili La Sequoia, della Fondazione Don Gnocchi. L’evento ha coinvolto in prima linea i ragazzi, i volontari e gli operatori della Residenza, che hanno intrattenuto i presenti con un racconto animato seguito da vin brulè e cena della Giobia preparata in casa.

Giobia bagnata, Giobia fortunata, ma anche Giobia scappata. Sì, perchè alla Sequoia la Giobia ha pensato di filarsela: «La vecchia strega – questa la storia raccontata dai ragazzi e dagli operatori -, che diventava ancora più cattiva nelle ultime sere di gennaio quando doveva abbandonare i boschi freddi per lasciare spazio alla primavera. I contadini preparavano il risotto con la luganiga e la polenta arrostita, per tenerla sveglia tutta la notte così che, al sorgere del giorno, un raggio di sole l’avrebbe bruciata fino a ridurla in cenere». Ma la Giobia della Sequoia non c’è, bisogna cercarla per bruciare insieme a lei i pensieri e le cose “brutte”: i malanni di stagione, le borse e i vestiti vecchi, quello che fa male al cuore. E allora, si grida, si fischia, si fa rumore e la si chiama a gran voce: ecco che dal buio del parco appare allora una Giobia piena di luci e accompagnata da un “giovane” cow boy.

«Dove non ha potuto la fame, è riuscita la Mustang» scrive la Sequoia che ringrazia «tutti coloro che hanno partecipato alla festa e che hanno piacevolmente invaso la casa: gli amici dell’oratorio di Legnarello, quelli dell’Officina dell’oratorio di Rescaldina, Silvio della Pet Therapy, Sergio il Cow Boy di Legnano che ha concesso un giro in Mustang alla Giobia e soprattutto i ragazzi e gli operatori delle RSD della Don Gnocchi di Milano. Un grazie particolare ai Direttori e Responsabili della Fondazione Don Gnocchi che hanno dedicato la loro serata alla Sequoia ed esprimiamo la nostra gratitudine alla Consigliere Regionale Carolina Toia che non manca mai di farci sentire la sua vicinanza e nemmeno oggi malgrado il periodo politicamente impegnativo».