Un banchetto in piazza Visconti, ai piedi del Municipio, e un presidio in piazza San Vittore. Nessuna tensione questa mattina, sabato 20, nel cuore di Rho. Da un lato CasaPound, movimento di estrema destra, che raccoglieva le firme per poter presentare la propria lista alle elezioni regionali di marzo, dall'altro un insieme di partiti e associazioni di stampo antifascista che protestavano contro la presenza di CasaPound in città. A vigilare sulla sicurezza erano presenti Polizia e Carabinieri.

Da parte della candidata alla carica di governatore, Angela De Rosa, già consigliera comunale e assessore a Novate Milanese, nessun commento sul presidio che si svolgeva a pochi metri dal gazebo di Casapound Milano: «Si commentano da soli. Noi siamo qui per la nostra raccolta firme. Il nostro slogan è "Prima gli italiani". E questo è quello che proporremo in Regione, concentrandoci su temi come quello dell'emergenza abitativa, la revisione del sistema istruzione, l'armonizzazione delle competenze in merito agli edifici scolastici, la loro messa in sicurezza, i servizi sociali, il lavoro (per evitare la delocalizzazione e la chiusura di aziende lombarde) e l'immigrazione (chiedendo al Governo di dirottare tutte le risorse destinate all'accoglienza in servizi per gli italiani)».

In piazza San Vittore tra slogan e musica, le forze antifasciste della città hanno manifestato tutta la loro contrarietà alla presenza di CasaPound. «CasaPound è una realtà politica che nasconde, dietro la facciata di avanguardia della nuova destra, la propria identità fascista – sostengono ArciCheDonne Rho, Fronte Popolare di Milano, Rifondazione Comunista di Rho e Pero, SGB Sindacato di base, Slai Cobas Alfa Romeo e Sos Fornace di Rho -. Le sue azioni squadriste ai danni dei migranti, omosessuali, studenti e attivisti sono sempre più frequenti; propaganda l'esclusione come modo dello stare insieme, la gerarchia e il comando come mezzi per imporla, la violenza come prassi politica. I fascisti vanno fermati e cacciati subito». Presenti in piazza anche Anpi e Sinistra e Libertà.