L'edizione 2018 deI Baff potrebbe non esserci. Questa la notizia che circola dopo la riunione in Comune a Busto Arsizio in cui è stato annunciato un taglio alle spese che non avrebbe dato garanzie ad associazione sportive e culturali. Proprio in quest'ultimo ambito rientra il Festival cinematografico diventato ormai per la città un punto di riferimento, non solo in primavera, periodo in cui si svolge, ma anche durante l'anno, con le molteplici iniziative collaterali. 

A rassicurare però il numeroso pubblico che ogni anno riempie le sale, il presidente del Baff, l'avvocato Alessandro Munari: «La situazione non è da drammatizzare. Il sindaco Antonelli ha espresso la volontà dell'amministrazione di voler continuare a sostenere il festival, anche se noi abbiamo bisogno di certezze. Stiamo ancora aspettando l'ultima parte di contributo per l'edizione 2017, con tanto di fornitori che aspettano di essere pagati, per cui prima di impegnarci in un'altra edizione vogliamo garanzie economiche». Non si sta parlando di grosse cifre, se si pensa al calibro di attori e registi che ogni anno il Baff porta nelle sale di Busto e del territorio: «Il budget è di circa 100-120mila euro coperto per lo più dal Comune e in minima parte dagli sponsor». 

L'avvocato Munari è positivo, nonostante al momento sia "saltato" il viaggio a Roma per presentare il festival. Quello che si augura è che il Baff si possa estendere territorialmente e avvicinare nuovi sponsor: «Lancio l'appello ad "unire le forze" con gli altri comuni – ha affermato il presidente -. Noi siamo in grado di fare qualunque cosa dal punta di vista tecnico. Rispetto l'amministrazione bustocca, so quanto è difficile il loro lavoro e che bisogna fare alcune scelte, ma il Baff non è una normale manifestazione, è un patrimonio che va tutelato».