Al Campo dei Fiori si lotta contro il fuoco
Gli operatori stanno realizzando una linea tagliafuoco sopra Luvinate - Bruciati sessanta ettari di terra
Ancora fiamme al Campo dei Fiori (Qui la cronaca della giornata di domenica).
In queste ore gli operatori stanno realizzando una linea tagliafuoco di 5 metri di larghezza lungo il fronte dell’incendio che sta sopra Luvinate (chiuse per precauzione le scuole), uno di quelli che preoccupa di più. Famme ancora alla Rasa, dove per fortuna la situazione preoccupa di meno. Sono invece sotto controllo i focolai in vetta, anche grazie all’instancabile lavoro dei vigili del fuoco che hanno impedito che il fuoco arrivasse sull’altro versante del monte, così come all’osservatorio. Sessanta gli ettari di terreno bruciati fino ad ora.
In azione due Canadair, uno dei quali arrivato dalla Croazia, e un elicottero Aib. Più di 80 i Vigili del Fuoco presenti. Il campo base è allestito a Casciago.
Alle 16.30 in prefettura a Varese è convocata una conferenza stampa con il ministro Marco Minnitisull’incendio al Campo dei Fiori e sugli incendi in Lombardia.
Diversi operatori hanno protetto l’osservatorio astronomico del fronte delle fiamme che avanzavano, anche se in questo sito le operazioni sono state rese particolarmente difficili per la presenza di un forte vento che ha complicato notevolmente le operazioni di spegnimento.
Nel piazzale Pogliaghi del Sacro Monte i Vigili del Fuoco hanno operato a difesa del ristorante che sorge nelle vicinanze. Nel comune di Barasso le operazioni si sono concentrate nelle vicinanze della clinica sita in via Lunga.
Secondo Coldiretti nell’ultimo anno sono raddoppiati i boschi bruciati dagli incendi sulle montagne lombarde in particolar modo nelle province di Varese, Como, Lecco, Brescia e Sondrio. Il fronte del fuoco si è allargato di oltre il 100% passando dai 200 ettari arsi nel 2016 ai 450 ettari attuali. Già nel 2015 – spiega un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Ersaf – sono stati registrati 225 incendi, con un significativo aumento sull’anno precedente (+132) e sulla media del decennio (169 all’anno). In 1 caso su 2 è colpa dell’uomo: nel 44% si tratta di eventi dolosi e nel 7% involontari, mentre il 48% ha cause dubbie, solo l’1% è riconducibile a cause naturali.
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