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Panathlon Malpensa, un conviviale dedicato alla boxe

La serata ha avuto come testimonial Maurizio Icio Stecca, 54 anni tra ring e guantoni con un oro olimpico

Riceviamo e pubblichiamo il resoconto della conviviale Panathlon Club “La Malpensa” che si è svolta il giorno 19 di settembre , dedicata alla Boxe.


«Quando l’arte è nobile (e il pugilato lo è per definizione), anche chi la pratica o la frequenta ne acquisisce i quarti». Il meeting di settembre del Panathlon Club “La Malpensa” ha puntato dritto in questa direzione. Recuperando atmosfere nostalgiche, frammenti di vita vissuta e polvere di stelle di una disciplina che non ha mai perso la sua dimensione epica. Tutto questo grazie ad un testimonial e ad una cornice unici. E non certo per convenzione. Il primo è Maurizio Icio Stecca, 54 anni tra ring e guantoni con un oro olimpico nei Pesi Piuma a Los Angeles e due cinture WBO (tanto per pescare nel mazzo dei suoi innumerevoli successi). La seconda è la sede/palestra della Master Boxe, piccolo gioiello (societario e impiantistico) della noble art tricolore.

Il club del presidente Cinzia Ghisellini è stato ospitato dal numero uno del sodalizio pugilistico Livio Grandis e dal tecnico e factotum Eligio Calandrino, a sua volta ospitando il primo cittadino Emanuele Antonelli, il vice sindaco ed assessore alla partita Stefano Ferrario, il presidente del Comitato Regionale Lombardo della Federazione Massimo Bugada e Gianni Bisterzo, figlio dell’indimenticato Bruno, gloria della boxe bustocca.            

Nella serata, c’è stato spazio anche per una breve esibizione di due prodotti locali, i fratelli Gabriele ed Alessandro Gangi, entrambi neoprofessionisti e con un più che promettente futuro davanti a loro. Tornando all’autentica calamita della conviviale, Stecca (attualmente tecnico federale del settore dilettanti) ha fornito varie chiavi di lettura di uno sport in piena evoluzione. Tra queste, l’orizzonte di un settore che in Italia sta vivendo una fase di doloroso passaggio: “I successi? Purtroppo, è un problema generazionale. Bisogna avere pazienza”. La sua generazione di fenomeni (Oliva, Damiani, La Rocca, il fratello Loris ed altri ancora) al momento, non è davvero replicabile

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Settembre 2017
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