Forza Italia: “Pendolari, chi li conosce?”
Il coordinamento cittadino ripercorre le varie tappe che i pendolari castellanzesi hanno vissuto dallo spostamento della stazione ad oggi, con i conseguenti disagi
Riceviamo e pubblichiamo dal Coordinamento cittadino di Forza Italia.
John Stevens nel lontano 1812 capì l'importanza ed i grandi vantaggi della ferrovia. La prima linea passeggeri Baltimore and Ohio Railroad nel 1827 sancì definitivamente che la civiltà dei "bianchi" aveva soppiantato la cultura degli "indiani".
Anni dopo, la ferrovia si diffuse ovunque ed anche le Ferrovie Nord Milano iniziarono il servizio, che, a dirla tutta, non è mai stato un bijou, ma, in ogni caso, ha permesso a centinaia di Castellanzesi di recarsi al lavoro nella grande Milano.
Spesso i pendolari castellanzesi, scontando i frequenti ritardi delle Ferrovie Nord, sono stati costretti a svegliarsi di buonora per avere una ragionevole speranza di arrivare in orario sul posto di lavoro e, mettendo a rischio i neuroni della tranquillità, sobbarcarsi viaggi non invidiati nemmeno dalle sardine in scatola.
Poi sono arrivati i politici castellanzesi e per i pendolari le cose sono notevolmente migliorate. La nostra bella stazione, decorata da aiuole fiorite e raggiungibile a piedi da quasi tutto il paese è diventata più moderna e "lontana" ma, così ci avevano promesso, comunque comodamente raggiungibile con un trenino che, in coincidenza con i treni di linea, collegava la vecchia stazione con la nuova.
Il trenino si è dimostrato, in realtà, un trenino fantasma perché non lo ha mai visto nessuno. Poco male, al suo posto è comparso un comodo autobus che, sempre nel rispetto degli orari dei treni, ha collegato gratuitamente le due stazioni.
Ma il progresso ha le sue esigenze, e l'autobus gratuito, ma limitato al collegamento delle due stazioni, è stato sostituito con un più moderno ed efficiente pulmino che fa un percorso più lungo e collega tutta la città anche ad altri luoghi cittadini molto importanti come l'Università e le due cliniche presenti a Castellanza. L'Università si è anche fatta carico di una buona parte delle spese del servizio autobus, infatti, tutti gli utenti dell'Università viaggiano gratis siano essi docenti o studenti. E i pendolari? I pendolari castellanzesi pagano! Anche quando a causa degli orari troppo risicati perdono la coincidenza con il treno ed arrivano in ritardo sul posto di lavoro rimettendoci altri soldi.
Il meglio, però, doveva ancora venire… il 2 di aprile ultimo scorso il nostro amato autobus si presenta alle fermate con 10 minuti di ritardo e di fronte alle lamentele dei pendolari che fanno notare che così avrebbero sicuramente perso il treno, un non meglio identificato "rappresentante del Comune" presente sull'autobus rispondeva con aria insofferente con una frase sibillina "ma abbiamo anche altri da portare al lavoro". Però nel frattempo sull'autobus stesso era comparso un cartello stampato da una comune stampante che avvisava gli utenti (i soliti pendolari) che da aprile, appunto, il costo dell'abbonamento mensile sarebbe passato da 10€ a 15€ con un modico aumento del 50% a fronte di un sicuro miglioramento del servizio (quest'ultima parte però non era scritta).
Il ritardo si è ripetuto puntuale per tutta la settimana seguente senza che nessuno si preoccupasse di avvisare quegli insignificanti pendolari che puntualmente perdevano il treno.
Solo parlando con i conducenti dell'autobus i nostri trascuratissimi pendolari scoprono che il ritardo è dovuto all'invenzione di una corsa dedicata a portare alcuni lavoratori presso una nota ditta castellanzese. Speriamo almeno che se la facciano pagare bene!!!
Lunedì 10 aprile alla fermata eravamo rimasti solo in due, gli altri avevano saggiamente deciso di andare in stazione con altri mezzi, ma, con un bel pesce d'aprile in ritardo come l'autobus, questa volta l'autobus non passa proprio e solo grazie alla compassione di una signorina che passava in macchina veniamo accompagnati in stazione.
Martedì si scopre l'arcano… per alleviare i disagi dei poveri pendolari qualcuno ha intelligentemente deciso che nel viaggio di ritorno verso la stazione, dopo aver accompagnato al lavoro i fruitori della corsa speciale, l'autobus effettui le normali fermate. Peccato che ci passa 10 minuti PRIMA dell'orario stabilito e che il GENIO che ha preso questa geniale iniziativa abbia giustamente PENSATO DI METTERE UN UNICO AVVISO, IL GIORNO STESSO, DENTRO L'AUTOBUS. Così chi per caso o per fortuna riusciva ad agguantare l'autobus veniva informato che l'autobus stesso sarebbe passato con un orario diverso e anticipato e GLI ALTRI SI ARRANGINO.
Vorrei concludere ringraziando l'amministrazione comunale e tutto il consiglio comunale per questi piacevoli diversivi che tolgono monotonia alla vita noiosa dei pendolari castellanzesi.
Mi viene un dubbio… ma poi si aspettano che i pendolari castellanzesi vadano a votare?
Coordinamento cittadino Forza Italia
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