Approvato il bilancio in consiglio comunale
Ovviamente tra le perplessità e i malumori dei consiglieri di opposizione
Approvato il bilancio del Comune di Castellanza. Dopo oltre 4 ore di discussione, il consiglio comunale ha votato a favore del documento economico. Ovviamente tra le perplessità e i malumori dei consiglieri di opposizione.
Per quanto riguarda le tasse dei cittadini, rimaste suppergiù invariate, a parte un piccolo aumento del 4% sulla tassa dei rifiuti. Interessante invece l'agevolazione prevista verso i supermercati e i negozi alimentari: per chi riuscirà a donare alla Mensa del Padre Nostro alimenti in eccesso, è previsto uno sconto sulla Tari.
«Non è stato facile stilare questo bilancio – ha sottolineato l'assessore al bilancio, Claudio Caldiroli -, la situazione che abbiamo trovato era indecorosa. Diversi i crediti non riscossi da anni che ci hanno spinto ad intraprendere una precisa azione di recupero delle morosità che, al 2014, avevano raggiunto la cifra di 700mila euro». «Non riusciremo a mettere a posto tutti i conti subito – ha precisato l'assessore -, ma è finito il tempo di pensare che il comune chiuda un occhio o anche due. Mi sembra che questo segnale stia passando ed anche con buoni risultati direi».
Tra i provvedimenti segnalati l'aumento del costo del servizio di trasporto pubblico mensile di 5 euro, così come le rette dell'asilo nido. Il Comune ha inoltre dovuto ricorrere alla Tesoreria a causa dei debitori in ritardo nei pagamenti. E ancora, l'amministrazione Cerini ha previsto una diminuizione delle spese del personale, semplicemente non sostituendo le persone prossime alla pensione.
Secondo l'opposizione è «mancata passione nella stesura del bilancio, così come una idea di città a misura d'uomo» (Michele Palazzo), ma anche «una progettualità» (Paolo Colombo). Questa però, ha ribadito il consigliere Croci, «non si può fare senza soldi in tasca». Polemiche anche sul fronte dei pagamenti degli affitti: «Vogliamo nomi e cognomi di degli inquilini che occupano le case popolari e che pagano un affitto con canone di 20 mensili» la richiesta di Palazzo, subito bloccata dall'assessore ai servizi sociali Cristina Borroni: «Si tratta di persone in carico ai Servizi Sociali che hanno situazioni delicate tali per cui non si può procedere con lo sfratto. Dato che sono situazioni delicate, non facciamo strumentalizzazioni, a controllare ci pensano i tecnici».
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