Insieme a Francesco, giovane imprenditore albanese che vive e lavora a Legnano, viviamo la vigilia di Italia – Albania, partita di calcio valida per le qualificazioni mondiali. Come potremo leggere, un evento sportivo indubbiamente, ma anche qualcosa in più per un giovane, come Francesco, giunto in Italia anni fa e oggi assolutamente integrato nel tessuto lavorativo e sociale della nostra città.

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ITALIA – ALBANIA. Vicini, amici,rivali: Tirana è un po' Roma. La partita di  venerdì a Palermo  tra Italia e Albania per me ha un significato particolare.

Quando ero ragazzo in Albania salivo sul tetto di casa per girare le antenne tv e in qualche modo ,funzionava. Permetteva di vedere la Rai e per vedere i gol della Juve. Sempre speravo che al sorteggio dei gironi ci capitasse L'Italia. Niente non succedeva mai. Ora che è successo Italia e Albania non sono quelle di una volta.

L'italia nella società e molto più Albanese. L'Albania  nel calcio se la gioca con tutti grazie anche a un allenatore Italiano Gianni De Biasi.

NEL 91 MIGLIAIA DI ALBANESI ARRIVARONO IN PUGLIA: ANNI DI LITI E PREGIUDIZI. TRA GOL E CANZONI QUEL MONDO È CAMBIATO. I rapporti negli anni sono cambiati, i confini sono sempre più sfumati, i pregiudizi non sono un argomento attuale.

Oggi migliaia di italiani vivono in Albania. Sanremo viene guardato a Durazzo anche perché Ermal Meta, un 35 enne nato in Albania, arriva sul podio.

Italia- Albania giocata a Genova nel 2014 mi ha lasciato un meraviglioso ricordo. 25 mila tifosi Albanesi hanno cantato l' inno di Mameli, per me è stata la cosa più bella mai vista…

A Palermo venerdì sera vicini in curva non litigheremo. Andrò a guardare la partita a casa da amici Italiani a Legnano e la pizza a due colori che mangeremo insieme speriamo che sia buona.

Un saluto ai lettori di Legnanonews ma anche ai tifosi di Legnano.

Francesco Kolnikaj