Commosso addio a don Aldo Geranzani
Il "prete dei ragazzi" si è spento nella serata di lunedì 30 gennaio, aveva 71 anni
Bollate dice addio a un pezzo della sua storia. Si è infatti spento nella serata di lunedì 30 gennaio, all'età di 71 anni, l'amato don Aldo Geranzani (nella foto). Il sacerdote bollatese, figlio di un idraulico comunista, come lui stesso amava ricordare, era malato da tempo.
Don Aldo era molto legato alla sua città e fino a non molto tempo fa, in alcune speciali occasioni, tornava in città per presiedere alcune funzioni religiose. Una missione, la sua, svolta con grande dedizione e impegno e che gli ha permesso di guadagnarsi l'appellativo di "prete dei ragazzi" grazie al lavoro svolto come rettore del collegio "San Carlo" di Milano e all'opera educativa che ha portato avanti per molti anni con lungimiranza e con una straordinaria capacità relazionale. Qualità, queste, che gli avevano permesso di essere premiato, lo scorso 7 dicembre, con l'Ambrogino d'oro, la più importante e significativa benemerenza civica assegnata dal Comune di Milano. La carriera di don Aldo era iniziata nel 1970, con l'ordinazione concessa dal cardinale Giovanni Colombo e con i vent'anni trascorsi nella parrocchia di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa di Milano. Per volontà del cardinale Carlo Maria Martini, dal 1990, ricopriva l'incarico di rettore del collegio "San Carlo" di Milano.
Commosso il ricordo, affidato a una nota, dell'istituto scolastico milanese: "E' stato, e grazie alla sua memoria lo sarà per sempre, l'anima e il cuore dei solidi principi educativi d'ispirazione cristiana del collegio, orientati al rispetto e all'amore per il prossimo e al confronto tra religioni e culture diverse. Un confronto che non si limita a essere convivenza ma che diventa vera mescolanza, coerentemente con ciò che la società in cui viviamo richiede. Come rettore del collegio ha dedicato tutta la sua energia alla formazione dei giovani, affinché potessero diventare adulti responsabili, ragione per cui all'espressione “formazione di classe dirigente” ha sempre preferito”classe responsabile”. Per tutti questi anni don Aldo si è speso per la promozione di una cultura scolastica basata sul rigore didattico e sulla cordialità educativa. Nel corso del suo rettorato ha operato fiero di una volontà temprata e di un'emotività equilibrata, forte della sua fiducia verso il prossimo e, in particolare, verso i giovani".
La figura di don Aldo è stata ricordata anche durante la seduta del consiglio comunale che si è svolta nella serata di lunedì 30 gennaio nella sala consiliare del municipio di piazza Moro. "Mi ritengo fortunato di aver goduto della sua amicizia e di aver servito, insieme a lui, la Santa Messa in diverse occasioni" ha commentato, visibilmente emozionato, Eugenio Barlassina, consigliere comunale del Partito Democratico.
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