Un «dialogo costruttivo» tra maggioranza e Soragni
L'assessore ai servizi sociali ringrazia il consigliere per il suo intervento sul baratto amministrativo...
Di seguito la risposta dell'assessore ai servizi sociali Cristina Borroni al comunicato sul baratto amministrativo del consigliere di minoranza Angelo Soragni, nel quale «finalmente si parla di contenuti e si apre una possibilità di dibattito costruttivo» così commenta l'assessore.
Vorrei ringraziare pubblicamente il consigliere Angelo Soragni, per il suo intervento sulla questione del Baratto Amministrativo approvato durante la seduta del consiglio comunale di dicembre. Lo ringrazio per essere entrato sui contenuti, e aver aperto la possibilità di un dialogo costruttivo anche in presenza di pareri e posizioni diverse sul tema.
Detto questo, penso sia opportuno fare alcune precisazioni. Le minoranze , come si evince dal verbale del consiglio comunale, non si sono astenute, ma i consiglieri Caputo e Palazzo si sono allontanati durante il dibattito, dopo aver dichiarato di non partecipare alla votazione, mentre Colombo Marinella, Manelli e Soragni, hanno votato contro l’approvazione del regolamento .
Nell’ottica di una collaborazione tra le diverse forze politiche che vada oltre gli arroccamenti, nella ricerca di soluzioni che possano rispondere ai bisogni dei cittadini, mi sarei aspettata dal consigliere Soragni, che è stato l’unico durante il Consiglio Comunale a introdurre un dibattito sui contenuti, e ha in seguito confermato l’interesse verso questo strumento, un’espressione di voto diversa. Forse il votare a favore sarebbe stato troppo “coraggioso”, ma avrebbe contribuito in modo incisivo a creare un clima di dibattito costruttivo, che purtroppo allo stato attuale sembra utopia.
Il regolamento del Baratto è stato introdotto pensando alle famiglie che sono in reale difficoltà economica e per questo uno tra i requisiti per poter partecipare al bando è quello di avere un ISEE non superiore a 15.000 euro.
Non è uno strumento risolutivo di tutte le problematiche, ma è un’opportunità per chi non ha altre soluzioni. E’ chiaro che se una persona disoccupata , selezionata a seguito del bando, dovesse trovare lavoro , potrebbe non avere più la necessita’ di continuare ad usare tale strumento.
La risposta alla preoccupazione del consigliere Soragni sull’effettiva sostenibilità del baratto per chi ha debiti di elevata entità, è nel regolamento stesso: è previsto infatti , che l’attività assegnata attraverso il baratto possa essere svolta per un impegno massimo di 36 ore settimanali, e che possa essere suddivisa tra il richiedente e uno o più membri del nucleo familiare.
Non è uno strumento educativo da utilizzare per i giovani, perché è motivato dalle difficoltà economiche del nucleo familiare, che spesso i giovani subiscono. Sono altri gli strumenti che rispondono alle esigenze educative della fascia giovanile.
Vorrei precisare inoltre che, il regolamento del baratto nasce dopo mesi di riflessione sugli strumenti da introdurre a sostegno delle molte famiglie castellanzesi in situazione di precarietà e che sono stati effettuati tutti i passaggi previsti dal nostro regolamento comunale per favorire la partecipazione delle minoranze. E’ stato inviato a tutti i gruppi di minoranza in tempo utile per poterne discutere nella commissione che ha preceduto il consiglio comunale, così come è avvenuto per tutti gli argomenti finora discussi.
Colgo l’occasione per ricordare che è un regolamento sperimentale e che sarà soggetto a tutte le verifiche necessarie che saranno sicuramente condivise con chi vorrà contribuire a fare di tale strumento un’opportunità reale per i cittadini.
Infine vorrei esprimere un’esigenza presente in tutto il gruppo Partecipiamo: che il dibattito politico avvenga attraverso il confronto diretto e non solo attraverso i comunicati e gli articoli sui giornali.
Cristina Borroni
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