Il centrodestra si riunisce. Centro del dibattito: la sicurezza. A parlarne ieri, giovedì 1 dicembre, il vicepresidente del consiglio regionale lombardo Fabrizio Cecchetti, la consigliera Carolina Pellegrini, il sindaco di Parabiago e consigliere metropolitano Raffaele Cucchi, il sindaco di San Vittore Olona Marilena Vercesi e il professore universitario Giovanni Caravita.

I due primi cittadini dell'Alto Milanese hanno ricordato l'importanza della collaborazione tra le Forze dell'ordine per contrastare la criminalità. Sia Cucchi che Vercesi hanno lamentato un problema di fondo: la carenza di personale. «L'amministrazione comunale deve dare risposte e assumere nella Polizia Locale – l'opinione di del sindaco parabiaghese -. Altro strumento per l'amministratore locale sono le telecamere, che però devono funzionare e avere personale che le analizzi, presidiare i varchi di accesso alla città per monitorare il transito sulle vie principali». Un supporto fondamentale, secondo Cucchi, quello dato dalla partecipazione attiva dei cittadini con strumenti come il Controllo di Vicinato.

«In regione Lombardia la microcriminalità è sviluppata – ha spiegato Pellegrini-. Se una città è sicura per le donne, lo è per tutti. L' insicurezza per le donne non arriva solo a causa di un nemico esterno, ma anche famigliare». «Regione Lombardia aiuta i sindaci stanziando i fondi per la sicurezza e i progetti – ha commentato il vicepresindente del consiglio Cecchetti -; in Lombardia ci sono 700mila poveri: se si garantisce più dignità alle persone il problema sicurezza sarebbe minore. Se in Lombardia ci sono 700mila poveri, io, amministratore, devo prima aiutare questi perché alcuni saranno sul mio territorio. Il problema sicurezza va affrontato con ragionevolezza, se c'è bisogno dell'esercito per garantirla non bisogna fare demagogia contro; se non riesco ad aiutare prima la mia gente non riesco ad aiutare gli altri».