Referendum: Franco Monaco chiude la campagna per il NO
Spazio alle ragioni a sostegno del NO in un Palazzo Leone da Perego poco affollato...
(Leda Mocchetti) – Si è parlato ancora di referendum costituzionale, questa sera, 28 novembre, a Palazzo Leone da Perego. Dopo la serata dedicata alle ragioni del SÌ, infatti, spazio alle motivazioni a sostegno del NO (sempre a cura di un politico legnanese di spessore nazionale) in una sala convegni “Enzo Pagani” scarsamente affollata.
Relatori della serata il senatore legnanese Franco Monaco, la docente di diritto pubblico Maria Agostina Cabiddu, il vice presidente nazionale A.N.P.I. Alessandro Pollio Salimbeni e Giuseppe Pascarelli della segreteria della Camera del Lavoro di Legnano, che hanno analizzato gli aspetti tecnici e metodologici della riforma e del suo iter di approvazione parlamentare ed i possibili scenari che si verificheranno all’indomani del voto del 4 dicembre.
Materia delicata e complessa, quella oggetto del dibattito di stasera, tanto delicata e complessa che sull’argomento, secondo l’onorevole Franco Monaco, «non dobbiamo essere miopi ma presbiti. Fosse anche la migliore delle riforme, è un prezzo troppo alto da pagare la lacerazione che porta con sé. “La Costituzione è ciò che ci siamo dati da sobri a valere per i momenti in cui siamo ubriachi”, come ha affermato Zagrebelsky, e questo è forse il momento di aggrapparci alla Costituzione, non c’è la temperie politico – culturale per una nuova costituente».
Non basta, infatti, a parere del senatore legnanese, «dire “Basta un NO”, ma bisogna dire “Non Basta un NO”: non basta cambiare per cambiare, dobbiamo cambiare in meglio».
Immagini di Luigi Frigo
(m.tajè) – Nei giorni scorsi ce lo raccontavano con enfasi: "Almeno mezzo Circolo democratico legnanese sta con Monaco". Testimonianza, per noi, assolutamente affidabile. Vedendo ieri sera la sala mezza piena (eufemismo, ma gli amici Minelli e Monaco lo meritano), i casi sono due: la voce raccolta non è più così attendibile come lo era stata sempre in passato oppure chi sta dalla parte di Monaco ha vergogna, timore, perplessità nel mostrarsi. Scegliete voi.
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