Funzionario arrestato: «Questo è solo l’inizio»
Così il sindaco di Rescaldina, Michele Cattaneo - L'indagine è partita da una segnalazione dallo stesso primo cittadino...
«Questo, purtroppo, è solo l'inizio». Il sindaco di Rescaldina, Michele Cattaneo, non avrebbe mai immaginato quello che è emerso oggi, 17 novembre, dalle indagini della Guardia di Finanza. E' stato lui a segnalare incongruenze su alcune spese che non trovavano giustificazione. «In previsione del bilancio previsionale 2017 abbiamo avviato un'analisi, attenta e puntigliosa, di tutte le spese, chiedendo ad ogni area di giustificare tali uscite – ha spiegato alla stampa il primo cittadino – In quel frangente abbiamo notato alcune questioni che ci lasciavano in dubbio e non avendo avuto risposte adeguate, l'esserci rivolti alla Guardia di Finanza è stato normale». Da lì alla scoperta che un funzionario comunale, responsabile dell'area servizi alla persona, concedeva contributi e favoriva l'assegnazione di alloggi in cambio di sesso, la sopresa è stata tanta. Una reazione di incredulità che ha toccato anche i dipendenti comunali fino a quando «la visione dei video ha lasciato spazio a stupore e sconcerto»
«Con il presupposto che ognuno è innocente fino a condanna definitiva», il primo cittadino ha definito i reati contestati «gravissimi».
«L'inchiesta – ha proseguito Cattaneo – si è manifestata nel novembre scorso e da allora ho sempre mostrato estrema fiducia nella Procura e in un gruppo di finanzieri che già sul territorio ha dimostrato di essere capace di approfondire e lavorare bene. Quello che oggi è emerso sottolinea ancora di più la necessità che ogni amministrazione si debba attrezzare per contrastare i fenomeni corruttivi con atti concreti».
Avendo dubbi sull'operato, lo scorso dicembre Cattaneo aveva spostato il funzionario nell'ufficio ragioneria dove si occupava di buste paga senza un ruolo di responsabilità. Fino allo scorso anno l'uomo era responsabile d'area e operava in un ufficio a lui dedicato nella sede distaccata di via Matteotti: «Abbiamo creato un regolamento interno per l'assegnazione dei contributi in ambito sociale – ha spiegato Cattaneo – Ad oggi a Rescaldina per ogni assegnazione di contributo c'è un percorso tracciato e nessuna decisione è lasciata alla singola persona ma ad una equipe che tiene conto anche del merito».
La giunta Cattaneo, che ha gestito il riutilizzo di un ristorante sequestrato alla 'ndrangheta ed era in carica quando è stato arrestato il re dell'oro, Mirko Rosa, ha aderito alla carta di Avviso Pubblico, accociazione dei comuni contro le infiltrazioni e aderito al suo codice etico per i politici. «L'abbiamo fatto perchè vogliamo dire che a Rescaldina spazio per la criminalità non ce n'è, – ha ribadito Cattaneo – Abbiamo sempre collaborato con chi ha svolto le indagini dando accesso a tutti i documenti necessari. Io presumo che quello di oggi sia solo un passaggio dell'indagine su cui ci saranno altri sviluppi: ho letto dai giornali on-line che ci sono altre persone indagate, soggetti di cui non mi sono note le generalità».
Il sindaco si sta attrezzando anche per tutelare chi si trova nella situazione di dovere avanzare segnalazioni: «Sono contento nell'aver letto che una donna ha respinto le avance. Spero che questa persona abbia trovato risposte positive – ha dichiarato definendo, con il cuore, vittime anche le donne che invece vi hanno ceduto – A questo proposito credo sia importante mettere tutti nelle condizioni di presentare segnalazioni nel completo anonimato. Abbiamo creato un gruppo di lavoro su questi argomenti ed è nostra intenzione creare un meccanismo per cui se un dipendente o un cittadino viene a conoscenza di comportamenti corruttivi possa segnalarli protetto da un software che garantisce l'anonimato».
Cattaneo, sollecitato da una domanda sulla precedente amministrazione, ha infine dichiarato di non puntare il dito su nessuno: «E' una brutta situazione. Servono politici e responsabili di area attenti», mentre non è ancora certo cosa farà l'amministrazione in caso di processo, : «Se dovessimo ravvisare un danno per l'ente potremmo costituirci parte civile – ha concluso – Speriamo che Rescaldina possa davvero cambiare volto: la comunità ha bisogno di ricostruirsi».
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