In occasione del 40° anno della fondazione della scuola Sant’Ambrogio e nell’anno della Misericordia, il corpo docente dell’Istituto secondario ha promosso “Nonni&Nipoti sotto il segno della musica”, un’iniziativa che ha visto impegnati circa 50 ragazzi della classe seconda media nella preparazione di canti ed omaggi da portare agli ospiti presso l’Albergo del Nonno.          

L’incontro tra le due generazioni si è svolto il 9 novembre scorso presso la Casa di riposo comunale alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali Elisa Lonati, al Vice Sindaco Adriana Nebuloni e ai consiglieri comunali Gianemilio Belloni e Aldo Ronchi che hanno condiviso con i ragazzi questo momento solidale.

Delicata, ma indispensabile la presenza dei docenti (Di Bello, Viganò, Fontana e Grignani) che hanno accompagnato gli alunni in questa esperienza: «Abbiamo pensato di proporre agli studenti un’azione come gesto concreto di misericordia e abbiamo pensato di proporre loro un incontro -dichiara Maria Di Bello, insegnante di musica, nonché responsabile del progetto -. Papa Francesco in questo ci è stato di esempio perchè anche lui, come primo gesto di misericordia, ha fatto visita a una casa di riposo della periferia romana e noi, nel seguirlo, abbiamo arricchito l’incontro con musica e doni. La musica, infatti, interagisce costantemente, è aperta agli scambi e alle interazioni con i vari ambiti del sapere».

Una mattina di festa e di gioia, quindi, quella vissuta dai Nonni della casa di riposo che hanno applaudito e accolto con entusiasmo i giovani studenti. Quattro i brani cantati e suonati dal vivo, qualcuno in lingua inglese e al termine dell’evento, i ragazzi hanno offerto ai presenti la merenda, oltre a un segnaposto con un disegno da loro realizzato e il logo dei 40anni della scuola Sant’Ambrogio.

«Sono incontri come questi che aggiungono sapore alla vita di chi se la vede sfuggire – dichiara l’Assessore Elisa Lonati – e questo è un po’ il nostro compito di amministratori, creare occasioni di comunità affinché tutti ne facciano esperienza, i giovani perché sono in crescita, i nonni perché vivano in letizia».